La crisi del mondo editoriale letterario (romanzo, poesia, scrittura di genere ecc.) per l’inadeguatezza nella formazione delle sue figure di riferimento che, una volta, seguivano tutte una precisa trafila tra case editrici, redazioni, librerie e spazi culturali ben riconoscibili. Oggi serve una rinnovata professionalità che esige, specie in ambito divulgativo, di non limitarsi solo alla semplice lettura di un romanzo o all’improvvisazione espositiva, ma di conoscere bene, tra l’altro, tutti gli aspetti legati alla scrittura di un libro.
In questa premessa ha uno dei fili conduttori la lectio magistralis intitolata “L’incontro con lo scrittore: dalla realtà alla finzione e viceversa” che la veneta Valentina Berengo, in dialogo con Antonio Celano, terrà sabato alle 17 nella sala Gestri della Biblioteca Comunale di Carrara per l’appuntamento della rassegna “Il Pensier lib(e)ro”, organizzata dall’Associazione Qulture.
Come è scritta una storia, come la realtà si trasfonde nella finzione della scrittura per poi, a sua volta, dire una parola decisiva su chi la sta leggendo? Come si comunica questa emozione, con quale stile, con quali strategie? Come si presenta, dunque, uno scrittore al momento dell’uscita del suo romanzo?
Valentina Berengo ama descriversi, nella sua intensa attività di divulgatrice letteraria, solo come una persona speciale e particolarmente entusiasta tra quelle del pubblico che frequentano le rassegne o i festival; che alla fatidica domanda “Ci sono domande dal pubblico?” nel silenzio generale alza la mano e interviene con cognizione.
Ma il suo curriculum di Valentina Berengo è di tutto rispetto: ha insegnato a lungo scrittura creativa ed è una tra le più affermate divulgatrici letterarie italiane, giornalista e presentatrice, giurata di importanti premi non solo letterari, e collabora su Rai1 con Gigi Marzullo per “Milleunlibro-Scrittori in TV”. Scrive di narrativa per “Il Foglio” e la rivista online “minima&moralia”. Sulle piattaforme social è tra le più apprezzate fondatrici di “Scrittori a Domicilio”, rassegna di interviste nata durante la stretta generata dall’epidemia di Covid. Si occupa anche di teatro e cinema. L’ingresso è libero.