Rimini, giornata no: la Lucchese passa

Il terreno pesante del Porta Elisa condiziona i biancorossi, che vanno all’intervallo con due reti di svantaggio. La reazione è tardiva

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LUCCHESE

2

RIMINI

1

LUCCHESE (4-4-2): Cucchietti; Tiritiello, Benassai, Quirini (34’ st Alagna), Visconti (25’ st D’Alena); Bruzzaniti, Mastalli, Tumbarello, Di Quinzio (17’ st Merletti); Bianchimano (18’ st Romero), Semprini (25’ st Ravasio). A disp.: Galletti, Bachini, Maddaloni, Rizzo, Pinna, D’Ancona, Ferro, Catania. All.: Maraia.

RIMINI (4-3-3): Zaccagno; Laverone (32’ st Tofanari), Pietrangeli, Gigli (32’ st Rosso), Regini; Delcarro (18’ st Tanasa), Pasa, Rossetti (7’ st Haveri); Santini, Vano, Sereni (7’ st Gabbianelli). A disp.: Galeotti, Tonelli, Acquistapace, Accursi, Eyango, De Rinaldis. All.: Gaburro.

Arbitro: Mauro Gangi di Enna.

Reti: 20’ pt Bianchimano, 46’ pt Mastalli, 47’ st Santini (rig.).

Note – Spettatori 1.200. Angoli 4-2. Ammoniti: Vano, Quirini, Pietrangeli, Bruzzaniti, Tumbarello, Ravasio.

di Donatella Filippi

Capacità di adattamento praticamente pari allo zero. O per lo meno tardiva. E se ci metti anche più di qualche amnesia difensiva il gioco è fatto. Un gioco nel quale non c’è quasi niente di positivo per il Rimini che in casa della Lucchese, alla quinta, aggiunge amaramente al conto anche la prima sconfitta in viaggio.

Marco Gaburro per necessità butta subito nella mischia in difesa Gigli e in mezzo al campo preferisce Rossetti a Tonelli per aggiungere muscoli alla truppa. Ma i muscoli li mostra da subito la Lucchese, più pronta a combattere tra acqua e fango. Perché il terreno del Porta Elisa, appesantito dalla pioggia, non permette certo di andare di geometrie. E tanto meno di arrivare in porta con il pallone tra i piedi. La Lucchese lo sa, il Rimini non lo capisce in fretta. Non serve il vantaggio, che per altro arriva dopo appena 20 minuti, per rendersi conto che la squadra di Maraia ha gambe più solide, e idee meno confuse, per aggirare le pozzanghere.

Il gol, poi, facilita la vita ai toscani. Gigli va troppo morbido nel contrasto con Bianchimano che scambia con Mastalli, va verso Zaccagno e lo batte. Lo schiaffo non produce effetti, anzi. Il Rimini non cambia copione rischiando di capitolare e i toscani vanno a nozze. Permettendosi anche il lusso di andare all’intervallo con due gol di vantaggio. La libertà di cui gode, nel primo minuto di recupero, Mastalli se la prende tutta. Poi ci mette del suo quando fa partire un bolide dal limite dell’area. Zaccagno ancora in ginocchio. Non resta a Gaburro che cambiare faccia alla sua squadra. La pressione della Lucchese diminuisce nel tentativo di gestire il doppio vantaggio, il terreno di gioco diventa sempre più pesante. E ci pensa Gabbianelli a riprovare a mettere in piedi il Rimini. Buoni gli spunti del fantasista, ma i pericoli corsi da Cucchietti restano pochi. E il gol che avvicina i romagnoli ai toscani arriva troppo tardi. Esattamente nel primo minuto di recupero quando Tiritiello respinge con un braccio in area il pallone calciato proprio da Gabbianelli. Santini dal dischetto non sbaglia e accorcia. Ma è tardi, davvero troppo tardi.