Piombino, il caso di Fausta Bonino: "Ricorso inutile, la Procura ci ripensi"

Parla Cesarina Barghini, legale dell'infermiera di Piombino

Barghini

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Piombino (Livorno), 21 luglio 2016 - "Mi auguro che la Procura rifletta sul ricorso presentato in Cassazione perché dal nostro punto di vista, alla luce delle motivazioni del Riesame e alla luce anche di alcuni risultati dei nostri consulenti, il ricorso in Cassazione potrebbe essere evitato: è la dimostrazione della volontà di indagare in una sola direzione".

Con queste parole l’avvocato Cesarina Barghini, difensore di Fausta Bonino, l’infermiera piombinese accusata di aver provocato la morte di 13 pazienti del reaparto di anestesia e rianimazione di Villamarina, entra nel vivo del giallo della corsia e dell’eparina killer. L’avvocato Barghini dalla sera dell’arresto della Bonino non ha mai nascosto il suo pensiero e la sua opinione su questa vicenda che è diventata una storia nazionale che divide l’opinione pubblica che però si è schierata a determinati livelli dalla parte di Fausta Bonino.

Cesarina Barghini il giorno successivo alla partecipazione al convegno romano organizzato dall’associazione «Fino a prova contraria» commenta così la trasferta: «Fausta è stata accolta benissimo in un’atmosfera cordiale». Nella capitale con lei c’erano il marito Renato Di Biagio e l’avvocato Barghini. "Fausta - spiega il difensore – ha raccontato la sua esperienza dall’inizio delle indagini, alla sera dell’arresto, alla detenzione in carcere per 21 giorni dicendo che non augura a nessuno di trovarsi in una situazione del genere".

Misurata, coraggiosa, l’infermiera sta lottando per dimostrare la totale estraneità alle accuse che le sono state mosse dalla Procura in base alle indagini svolte dai Nas. Accanto a lei il marito, i figli, il legale, i consulenti. "Siamo consapevoli della tragedia dei familiari delle vittime. E a loro diciamo di battersi per arrivare alla verità. E’ un loro diritto. Ma non è accanendosi contro Fausta Bonino che si arriverà a sapere cosa è successo in quel reparto".

Cesarina Barghini aggiunge: "Dall’inizio di questa tragica vicenda sostengo che la mia cliente è innocente e ho in mano degli elementi, le motivazioni del tribunale del riesame, il lavoro dei consulenti, quindi non temo la Cassazione ritengono solo che sia un passaggio inutile".

Intanto Fausta Bonino sta andando avanti nella sua vita che è stata travolta da un vortice: un vortice dal quale spera di uscire per poter tornare a lavoro quel lavoro che ha amato fin da giovanissima e che ha svolto sempre con professionalità e anche tanto amore.