Verde, lunga assenza. Pecini incontra i Platek

Giovedì sera ad Aulla al premio Scarabello, Biso ha manifestato pubblicamente la delusione per come si è sviluppato il mercato

di Fabio Bernardini

La prossima settimana il direttore sportivo aquilotto Riccardo Pecini incontrerà Robert e Philip Platek per un chiarimento sulla politica societaria posta in essere nel recente mercato. Pecini è il primo a non essere soddisfatto del mancato arrivo di un attaccante che, peraltro, aveva già individuato in uno tra Piccoli, Djuric o Zaza. Dai vertici societari non è, però, arrivato il via libera all’operazione, spiazzando il ds aquilotto che sull’innesto di un bomber di categoria aveva fatto affidamento per completare la rosa. Un organico che, allo stato attuale, resta incompleto, con problemi di efficacia offensiva apparsi evidenti in queste prime quattro partite di campionato. Criticità peraltro aggravate dalle condizioni del top player Daniele Verde il quale, "a seguito del riacutizzassi di un fastidio nella regione retto adduttoria - come riportato dal sito ufficiale del club bianco - ha intrapreso un programma di terapie mirate in un centro specializzato e le sue condizioni saranno rivalutate tra quattordici giorni". Se a ciò si aggiunge l’infortunio a Daniel Maldini è chiaro che le preoccupazioni di Gotti, Pecini e dei tifosi sulle poche alternative in attacco siano più che giustificate.

Lo stesso Mattia Biso, presente alla manifestazione del premio Scarabello, andata in scena giovedì sera ad Aulla, non ha nascosto la sua delusione per come si è sviluppato il mercato. La situazione di tensione attuale si spera possa trovare un ammorbidimento la settimana prossima, allorquando Pecini esporrà ai Platek la sua differente filosofia di gestione che, necessariamente, in questa fase, contempla investimenti più ingenti. Alla vigilia del campionato, il presidente Philip Platek aveva dichiarato a La Nazione: "Il nostro obiettivo resta la salvezza, magari cercando di soffrire meno rispetto alla stagione precedente".

Resta, però, difficile immaginare uno Spezia in grado di mantenere la categoria con tranquillità dopo un mercato che non ha determinato un miglioramento sostanziale in tutti i reparti. Tenendo presente che le dirette concorrenti non sono state a guardare, basta guardare la Salernitana che ha ingaggiato in attacco bomber Piatek. Resta la consolazione delle importanti conferme di Nikolaou, Gyasi e Bastoni, beniamini della tifoseria, le cui ventilate partenze avevano sollevato le vibranti proteste dei supporter. A questo punto, con il match contro il Bologna alle porte, non resta che unire le forze e andare alla ricerca, tutti insieme, dell’ennesima impresa.

Ora occorre aggrapparsi a una frase lanciata da Mbala Nzola, insolitamente calato nella veste di leader: "La strada è lunga, restiamo uniti e continuiamo a lavorare". Una filosofia che sarà sposata in toto da mister Gotti, pur nella comprensibile amarezza di non aver visto completata la squadra, con annesse indifficoltà contingenti che sarà costretto ad affrontare, a partire dalle defezioni di Verde, Maldini, Amian e Ferrer. Augurandoci che ce la faccia Agudelo, visto che ieri a Follo ha svolto lavoro personalizzato.