Nicolas Locori e la sua sfida "Oltre il limite"

Il triatleta pronto a concedere il bis nella massacrante prova di nuoto, bici e corsa che lo porterà da Riomaggiore fino alle Dolomiti

Nicolas Locori

Nicolas Locori

La Spezia, 6 luglio 2020 - Dopo la prima impresa, è quasi pronto a tentare il bis. Nicolas Locori, triatleta estremo originario di Lerici, ha stupito lo scorso anno con Oltre il limite: un percorso fra nuoto, ciclismo e corsa lungo centinaia di chilometri, che ha coperto quasi senza mai fermarsi in 72 ore. Dopo esser andato dalla Liguria alla Val d’Aosta, questo quasi 38enne affronterà il 3 agosto una nuova fatica: nuoterà per 15 chilometri da Riomaggiore alla Spezia, poi, dopo l’arrivo in passeggiata Morin, inforcherà la sua due ruote per coprire la distanza fino a Belluno (circa 445 chilometri su strada) e da lì, di corsa fra le Dolomiti per altri 110 chilometri tutti in salita.

«Il programma di Oltre il limite 2020 è stato modificato molte volte, ma finalmente ci siamo. Abbiamo fatto un sopralluogo in montagna, a Cortina e visto i punti del tragitto di corsa nell’Alta via numero 1 delle Dolomiti, che affronterò con alcune variazioni logistiche, per evitare una parte da scalare. Passerò davanti a posti bellissimi, come il Lagazuoi o le Tre Cime di Lavaredo, per chiudere al lago di Braies". Da ovest ad est, per un omaggio ad un progetto neonato: la ‘Tirreno-Brennero’ del turismo, lanciata dall’assessore del Comune della Spezia Paolo Asti, che unisce la città a quelle di Parma, Verona e Trento per la promozione di itinerari nel segno della prossimità. Le prime tre amministrazioni hanno già concesso il patrocinio all’impresa di Nicolas, ed altre potrebbero seguire l’esempio. Il Coronavirus ha fatto lo sgambetto alla preparazione. "Un periodo difficile per me, dopo la quarantena, perché ho dovuto gestire un volume di allenamento troppo grande in un tempo troppo breve: ho dovuto ricucire, tirando la corda. Sono stato bloccato, rispetto ai programmi, ma conto nell’ultimo mese di aver recuperato".

C’è una cosa che teme in modo particolare in questa esperienza? "Sicuramente, il nuoto è quello che mi fa sentire le farfalle nello stomaco: non ho mai fatto una distanza così prima e durante il lockdown era possibile solo una preparazione nelle acque del mare, ma la temperatura era bassissima, con tutto quel che ne consegue. Riguardo le Dolomiti, invece, posso dire che pur essendo il dislivello pari allo scorso anno, si tratta di terreni più ‘ignoranti’ da affrontare. In ogni caso, mi sento bene e ho voglia di partire e mettermi alla prova". © RIPRODUZIONE RISERVATA