Tifosi in trincea: "Non molliamo, tutti a Udine"

Stefanini: "I Platek mettano a disposizione pullman gratuiti"

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"Tutti a Udine per conquistare la salvezza". I tifosi aquilotti, amareggiati per l’ennesima sconfitta dello Spezia, corredata da qualche errore arbitrale di troppo, sono pronti a tornare in trincea per sostenere le Aquile nel rush finale.

"Non bisogna mollare. E non è detto che non possano bastare 33 punti".

Tra le righe un’idea interessante lanciata da Stefano Stefanini: "Mi piacerebbe che la società mettesse a disposizione dei tifosi una decina di autobus per Udine".

Invita a continuare a lottare Matteo Pizzuti: "Le Aquile dovranno sudarsi questa salvezza fino all’ultimo e noi tifosi dovremo andare in massa a Udine. Il pareggio tra Salernitana e Cagliari non è da disdegnare. Non demoralizziamoci per la sconfitta con l’Atalanta, il divario tecnico era troppo netto, con l’aggiunta di un po’ di sfortuna visto gli infortuni di Hristov, Bastoni, Agudelo e Maggiore".

Gli fa eco Andrea Tonelli: "Non molliamo, manteniamo alto l’entusiasmo e la fiducia, i ragazzi meritano il nostro sostegno. La sconfitta con la Dea è figlia di un gap tecnico evidente, non mi è piaciuto l’arbitraggio di Maresca che ha fischiato un fallo inesistente a Maggiore su Maehle da cui è scaturito il gol del 2 a 1 orobico. Andiamo a prenderci un punto a Udine, anche se ci potremmo salvare con 33 punti".

Dello stesso avviso l’ex aquilotto Gianni Di Staso: "Se l’Inter, il Napoli e l’Empoli avranno la meglio, come da previsione, sul Cagliari, il Genoa e la Salernitana, alle Aquile potrebbero bastare 33 punti. Contro la Dea i bianchi hanno dato l’anima, nonostante l’enorme differenza di forze in campo, sfiorando addirittura il pareggio su quel tiro di Gyasi. Da evidenziare un altro errore arbitrale: inesistente la punizione da cui è nato il 2 a 1 della Dea". Chiude Matteo Stefanini: "Ribaltare i pronostici in Serie A è difficile, chi è più forte in genere vince. La mossa di Nikolaou terzino non mi è parsa azzeccata, peccato quel gol colossale divorato da Gyasi".

Poi prosegue mettendo a fuoco un episodio importante della partita: "L’arbitro Maresca ha invertito la punizione dalla quale è scaturito il gol del vantaggio bergamasco, avrebbe dovuto lasciar giocare visto che i due contendenti sono arrivati a contrasto in contemporanea. Tutti a Udine con il coraggio, la fiducia e la consapevolezza di strappare quel punto decisivo che era già stato fatto contro la Lazio".

Fabio Bernardini