Spezia, obiettivo Adjapong In partenza quattro prestiti

Accostato alle Aquile il 23enne difensore nell’ultima stagione al Lecce. La società intanto non riscatta Agudelo, Saponara, Chabot e Pobega

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Eppur si muove. In attesa dell’imminente insediamento di Riccardo Pecini alla direzione tecnica dello Spezia, nella sede di via Melara sono ben chiari i programmi sui quali basare la campagna di rafforzamento. In questa fase interlocutoria - fino al 30 giugno Pecini è un tesserato della Samp - a tenere ‘calde’ alcune trattative, ci stanno pensando Stefano Melissano e Alessandro Galleni. Sono i casi dei centrocampisti Francesco Cassata del Genoa e Davide Frattesi del Sassuolo (su quest’ultimo è forte l’Empoli che lo ha richiesto come indennizzo per liberare Dionisi) e dell’attaccante Roberto Piccoli dell’Atalanta. Per il bomber orobico si è mosso anche il Verona inserendolo nella trattativa con la Dea per Lovato, ma i bergamaschi hanno rilanciato proponendo Colley, con lo Spezia in pressing per il rinnovo del prestito. Problematico arrivare ad Ounas (conteso dal Genoa), che vorrebbe restare al Napoli, così come a Messias, cercato anche dall’Atalanta.

Accostato allo Spezia il terzino destro Claud Adjapong (nella foto), 23 anni, lo scorso anno al Lecce ma di proprietà del Sassuolo, reduce da un brutto infortunio al tendine di Achille. In questi giorni è poi tempo di scadenze per alcuni giocatori in prestito: com’è noto il club bianco ha deciso di non esercitare i diritti di opzione per Chabot, Saponara, Agudelo, Pobega perché i loro riscatti sono stati ritenuti troppo elevati. Un po’ come accaduto per Estevez. Chabot, a prescindere dalla ingente cifra di otto milioni di euro necessaria per acquisirlo dalla Samp, non rientra nei progetti tecnici del club, mentre per Agudelo, seppur ritenuto un profilo interessante, lo Spezia avrebbe dovuto sborsare al Genoa ben sette milioni di euro, troppi. Per Pobega, la cifra di dieci milioni di euro necessaria per riscattarlo dal Milan è fuori dalla portata del sodalizio di via Melara. Saponara è considerato un valore aggiunto, ma non è stato riscattato dalla Fiorentina (due milioni di euro la cifra pattuita), perché si spera nella risoluzione tra il giocatore e la Viola.

Al momento gli unici movimenti in entrata riguardano i riscatti di Sena (1,5 milioni) e Verde (600mila euro). Sono a fine contratto Terzi, Ricci (Samp e Fiorentina su di lui), Galabinov, Acampora (potrebbe rinnovare); in uscita Nzola (Fulham) con lo Spezia che vorrebbe impostare la trattativa di cessione per un importo non inferiore ai dieci milioni di euro. Non rientrano nei piani del club Sala, Krapikas e Ramos, lasceranno la maglia bianca per fine prestito Agoumé, Farias, Mattiello, Dell’Orco.

Il club bianco dovrà anche parare i colpi della concorrenza visto gli apprezzamenti riscossi per Maggiore, Bastoni e Erlic. Per il croato si è fatto avanti con decisione, oltre al Milan, anche il Galatasaray, ma la cifra richiesta dallo Spezia, superiore ai dieci milioni di euro, è stata ritenuta eccessiva. A conti fatti sono sedici i giocatori di proprietà, cinque dei quali in odore di cessione, ragion per cui il neo direttore tecnico Pecini dovrà schiacciare il pedale sull’acceleratore per fornire a Italiano, in vista del ritiro di luglio, almeno una dozzina di nuovi atleti. La fiducia sulle capacità del professionista lunigianese è massimale, sulla scorta dei tanti giovani talenti da lui scoperti, alcuni dei quali ammirati recentemente nei campionati Europei: il ceco Shick, autore di un gol spettacolare da 45 metri contro la Scozia, lo slovacco Skriniar in rete contro la Polonia e il polacco Linetty protagonista del momentaneo pareggio della formazione polacca contro la Slovacchia.

Fabio Bernardini