Meluso, cuore di ex. "Tifo per le Aquile"

"Il cammino dei bianchi è ottimo, non devono mollare". Elogi per Agudelo e Verde. "Bastoni e Gyasi sono le bandiere della squadra"

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"Ho grande affetto per la gente di Spezia e faccio il tifo per le Aquile". L’ex direttore sportivo del club bianco Mauro Meluso non dimentica gli straordinari momenti vissuti in riva al Golfo e invita Gyasi & C. a non mollare per conseguire l’ennesima impresa della salvezza:

"Credo che lo Spezia dovrà lottare fino alla fine per la permanenza nella massima serie, il mio sostegno a distanza per i colori bianchi è scontato. Gli Aquilotti dovranno continuare a giocare con grande vigoria sulla scorta delle prestazioni fino ad ora fornite. L’esperienza maturata dai giocatori porterà a capire che occorrerà restare sul pezzo fino al conseguimento dell’obiettivo".

Direttore Meluso, le dico Spezia e il pensiero a cosa va?

"Alla partita Spezia-Roma, alla grande festa dei nostri tifosi per la salvezza, all’entusiasmo che si respirava, al calore della gente che ci accompagnò allo stadio con un corteo. Contento di aver fatto parte di quello Spezia che portò a casa un risultato eclatante. In aggiunta soddisfazione perché Provedel e Pobega, che portai in maglia bianca, sono poi arrivati a giocare in Nazionale. All’inizio ci fu diffidenza verso di me, ma in venti giorni acquistai altrettanti giocatori con un budget limitato e debbo dire che, alla resa dei conti, furono pochi i giocatori che delusero".

Cosa pensa dello Spezia attuale?

"Le Aquile stanno facendo un campionato straordinario, credo abbiano trovato un importante equilibrio tattico. Mister Gotti, in tal senso, è stato molto bravo, è un allenatore che stimo molto. Il giocatore che si sta mettendo maggiormente in mostra è Kiwior, che sta facendo molto bene anche in Nazionale, mi aspetto qualcosa in più da Ekdal e Bourabia".

Il sodalizio aquilotto si è affidato a Eduardo Macìa, con il supporto di Stefano Melissano.

"Il curriculum di Macìa parla per lui, è un grande conoscitore di calcio, il fatto che sia approdato allo Spezia significa che la proprietà gli ha fornito importanti rassicurazioni sul progetto tecnico. Stefano Melissano è una mia creatura, è un professionista serissimo, si sta affacciando al primo incarico di una certa rilevanza, gli auguro tutto il bene".

Dei giocatori portati da lei nel 2020 sono rimasti Zoet, Sala, Agudelo, Verde, questi ultimi due divenuti beniamini dei tifosi.

"Sia Agudelo che Verde hanno preso consapevolezza dei propri mezzi, ora hanno alle spalle un po’ più di esperienza alla Serie A, possono essere determinanti per la salvezza e possono crescere ulteriormente. Hanno qualità fisiche e tecniche straordinarie".

C’è poi Nzola, per il cui rinnovo automatico sarà determinante la clausola inserita nel contratto sottoscritto nel corso della sua gestione.

"Lo Spezia, quando arrivai, non lo aveva riscattato. Mbala, fortemente voluto da Italiano, è sempre stato un giocatore del quale apprezzavo le qualità, lo seguivo dai tempi del Francavilla. In accordo con la proprietà decidemmo di prenderlo, l’abilità fu aspettare il cinque ottobre, ovvero l’esclusione del Trapani dal campionato, per prendere l’attaccante a parametro zero. Gli facemmo poi un contratto di tre anni più un’opzione per un altro anno. Ora è un valore assoluto".

Gyasi e Bastoni le bandiere di questa squadra, imprescindibili per i tifosi?

"Non credo molto alle bandiere perché si tratta di un ambito sportivo dove ci sono anche gli interessi economici. Credo, però, che Gyasi e Bastoni siano giocatori straordinari e siano effettivamente bandiere che sventolano bene perché hanno ancora forza e entusiasmo".

Fabio Bernardini