L’ultima vittoria sul Parma firmata da Sellitri

Sono passati 43 anni da quando al ’Picco’, in serie C, lo Spezia sconfisse 1-0 i ducali grazie alla rete dell’attaccante romano

Antonio Sellitri

Antonio Sellitri

di Fabio Bernardini

Sono passati ben quarantatré anni dall’ultima vittoria ottenuta dallo Spezia contro il Parma, al ‘Picco’, nell’allora Serie C. A firmarla, il 28 maggio 1978, fu un attaccante romano di 24 anni, Antonio Sellitri, 110 presenze totali tra campionato e Coppa con le Aquile, rimasto legatissimo ai colori bianchi: "Lo Spezia e la Roma sono le squadre della mia vita, spero con tutto il mio cuore che gli Aquilotti riescano a replicare quello splendido successo di quasi mezzo secolo fa".

Sellitri, che ricordi ha di quella vittoria al ‘Picco’ contro i ducali?

"Rammento il mio gol di rapina, dentro l’area di rigore, realizzato nella porta che all’epoca aveva alle spalle solo l’entrata monumentale del ‘Picco’, non c’era ancora l’attuale curva Piscina. Per noi i derby più sentiti erano con le squadre toscane ma anche le gare contro il Parma erano molto tirate. Ricordo benissimo una partita al ‘Tardini’ terminata due a due con tre rigori contro e un finale incandescente. Indimenticabile poi il ‘Picco’ sempre pieno, tribuna e gradinata brulicavano di tifosi, un calore pazzesco. Spezia è particolare, i sostenitori, ora come allora, sono molto passionali, danno una carica pazzesca sia nel bene che nel male. E poi Sonetti era un maestro nel preparare le partite, l’unico allenatore che spiegava a chi non giocava i motivi".

La sua passione per i colori bianchi non è mai venuta meno.

"Andai via nel 1980 perché non andavo d’accordo con mister Mazzanti, ma lo Spezia l’ho continuato a seguire con immutato affetto. Non a caso, tutti gli anni, torno in riva al Golfo per rivedere alcuni amici come il tifoso Alessandro Botti e gli ex compagni Giulietti, Bonanni, Fazio, Sassarini, Di Staso, Motto. Le Aquile stanno facendo un grandissimo campionato, tenuto anche conto che sono una matricola. Come ai miei tempi nessuno, all’inizio di questo campionato, dava credito allo Spezia, ma grazie a un grandissimo allenatore qual è Italiano, capace di far giocare sempre bene la squadra, i bianchi stanno ottenendo ottimi risultati".

Come inquadra il delicatissimo scontro salvezza di sabato prossimo tra Aquilotti e gialloblù?

"Lo Spezia è in una posizione tranquilla, può giocare anche per due risultati su tre, mentre il Parma è con l’acqua alla gola e arriverà per fare una partita da dentro o fuori. L’ansia della prestazione ce la dovranno avere gli emiliani, mentre lo Spezia, se vincerà, al settanta per cento resterà in Serie A. Mister Italiano non cambierà atteggiamento, la mentalità è quella, poi è chiaro che se la squadra passerà in vantaggio, visto anche l’importanza della posta in palio, potrà anche cambiare qualcosa. In tutta onestà credo che non riuscirò a vedere la partita, soffro tremendamente perché sono troppo coinvolto a livello emotivo".

Parma temibile nel contropiede?

"È evidente che bisognerà stare attenti alle ripartenze di Gervinho, ma Italiano è un maestro di scelte, sa bene i pericoli. È un allenatore alla Zeman ma che rispetto al boemo si sa adattare".

Lo Spezia ha fatto più punti con le squadre appartenenti alla parte sinistra della classifica, come lo spiega?

"Forse quando le Aquile incontrano le squadre più blasonate hanno una carica maggiore, ma i ventiquattro punti in graduatoria sono tutti meritati. Anzi, forse i bianchi ne avrebbero meritati tre in più. L’unica partita che non mi è andata giù è stata quella di Crotone".

Un giocatore che potrà essere decisivo?

"Nzola, speriamo che riparta da dove ha lasciato e sia determinante".