Primo weekend di gare per l’amareggiato Kevin Manfredi, che si deve accontentare di un tredicesimo posto (e un ritiro), ben al di sotto delle sue possibilità. Nell’appuntamento stagionale del Campionato Italiano Velocità sul circuito fiorentino del Mugello, in sella alla sua Mv Agusta del Team CM Racing, i pochi test effettuati a causa del lockdown per il Covid, non hanno dato possibilità a pilota e team di esprimere il loro potenziale. Fin dal giovedì il lavoro è stato complicato per colpa di alcuni ritardi della casa madre nel fornire i software per centralina e cablaggio, problemi che si sono trascinati poi per tutto il fine settimana.
Nel poco tempo a disposizione si è cercato di migliorare costantemente, raccogliendo dati utili. "Lo scorso anno al Mugello avevo vinto, dunque la mia intenzione era quella di replicare – afferma Manfredi – anche se sapevo che lo stop forzato a causa del virus avrebbe compromesso un po’ il nostro lavoro. Credo che nessuno di noi, però, potesse aspettarsi di avere così tanti problemi. Abbiamo arrancato per tutto il weekend percorrendo pochissimi km, tanto da dovermi ritirare in gara 1 dopo il giro di ricognizione. Nel warmup della domenica, sembrava avessimo trovato una buona soluzione, ma in gara 2 è sorto un nuovo problema tecnico a rallentare la nostra rimonta".
Dopo essere partito forte ed essersi attaccato ai primi sei, un problema elettrico non gli ha permesso di continuare a spingere per entrare forte in curva. "Così ho deciso di terminare la competizione come meglio potevo per prendere almeno qualche punto e dare uno stimolo al team e agli sponsor. Non mi piace essere costretto ad accontentarmi di un tredicesimo posto, dunque non vedo l’ora di scendere nuovamente in pista a Misano il 16 luglio".
Lì avrà a disposizione una giornata di test per cercare di affinare la moto.
"Ci servirà a sviluppare e sistemare il materiale nuovo in vista del prossimo round del Civ in programma il 2526 luglio proprio sul circuito romagnolo. Sappiamo di meritarci di più e di essere all’altezza di stare tra i primi cinque".
Marco Magi