Il giovane Musetti fra tennis e Coronavirus col coach Tartarini

Dopo l'Australian Open diversi tornei e il difficile rientro dal Sudafrica a causa del blocco dei voli per l'Italia

Il tennista Lorenzo Musetti

Il tennista Lorenzo Musetti

La Spezia, 18 marzo 2020 – Archiviato l'Australian Open con l'uscita al quarto incontro di qualificazione, a causa della sconfitta con Tallon Griekspoor, il tennista carrarese Lorenzo Musetti - di Carrara ma spezzino d'adozione, che si allena allo Junior San Benedetto – ha partecipato a diversi tornei. Al Challenger di Quimper in Francia, dopo essersi qualificato battendo Jaroslav Pospisil (6-7 6-4 6-4, è stato superato ai trentaduesimi da Tejmuraz Gabasvili (6-3 7-6).

Sul suolo d'oltralpe, al Challenger di Cherbourg Lorenzo è arrivato fino agli ottavi, superando H. Moriya (6-4 6-4), Lucas Miedler (6-1 7-5), e cedendo poi a Quentin Halys (7-6 4-6 3-6). Finisce subito il percorso a Challenger di Bergamo, contro Baptiste Crepatte (6-3 6-2), mentre al Dubai Tennis Championships lotta duramente nelle qualificazioni e vince su Alexei Popyrin (6-3 7-6) e Evgenij Donskoj (7-6 7-6), ma poi si ferma con Andrej Rublev (6-4 6-4). Approdato in Sudafrica con il coach spezzino Simone Tartarini, il ragazzo che è diventato maggiorenne il 3 marzo, in un primo torneo vince facilmente ai sedicesimi su Koenig (6-1 6-2), ma poi agli ottavi viene bloccato da Veldheer (6-4 2-6 6-0). Poi, di recente, l'ottava testa di serie del Challenger di Potchefstroom (torneo poi cancellato in corso d'opera) ha inizialmente battuto l'irlandese Simon Carr imponendosi 6-2 7-5 in un'ora e ventuno minuti, ma poi è stato superato da Benajmin Lock (7-5 7-5) agli ottavi di finale, ma comunque è riuscito a migliorare il suo best ranking, entrando per la prima volta in carriera tra i primi 280 del mondo, dimostrandosi in continua ascesa e uno dei migliori giovani (ricordiamo che è un classe 2002) del circuito Atp.

Adesso, terminata l'avventura in Sudafrica, considerando l'emergenza Coronavirus, Lorenzo Musetti e Simone Tartarini non sono potuti tornare con un volo direttamente in Italia, ma sono dovuti approdare intanto in Francia, a Nizza, per poi successivamente raggiungere le nostre zone. Due voli, un taxi e tre treni. Non avevamo dubbi che i programmi degli sportivi Lorenzo Musetti e Simone Tartarini – di ritorno dalle competizioni in Sudafrica - sarebbero saltati con il diffondersi del contagio da Coronavirus, nelle diverse nazioni europee. E così, dopo il passaggio da Città del Capo a Johannesburg e il volo per la Francia (visto che non potevano approdare direttamente in Italia, attraverso la British Airline), il tennista carrarese – spezzino d'adozione – e il suo coach, lo spezzino Simone Tartarini, dopo aver volato dal Sudafrica a Nizza, non si sono potuti allenare – come ipotizzato - a Biot, all'accademia di Patrick Mouratglou (pur avendo dato il centro l'autorizzazione, vista la disposta chiusura della sede) e tutto si è complicato.

“Così all'ora di pranzo abbiamo preso un taxi fino a Menton – spiega Lorenzo – perché il mezzo non poteva espatriare, poi siamo saliti su un treno per raggiungere Ventimiglia”. E attraverso la ferrovia, tutto il resto del viaggio, con un cambio. “Prima fino a Genova e poi finalmente abbiamo messo piede alla stazione di Spezia in serata”. Da lì poi, è toccato al papà di Lorenzo, l'appassionato Francesco, andare a prendere il campione e riportarlo nella 'sua' Carrara. Nei prossimi giorni, autorizzato da una concessione del Dpcm del premier Conte, Musetti potrà allenarsi al circolo Junior San Benedetto.

Marco Magi