Spezia, Ferrer e Verde sono pronti. E Bastoni ci crede ancora

Un terzino infaticabile, un funambolo da cineteca e una delle sorprese della A. Tre giovani con visione di gioco, capacità di inserimento e grandi ambizioni

Daniele Verde

Daniele Verde

La Spezia, 21 agosto 2021 - Ottima tecnica, buona visione di gioco, grandi capacità di inserimento, una corsa fluida e tanta ambizione. Percorsi diversi, ma molto in comune. Salva Ferrer, Simone Bastoni e Daniele Verde sono pronti, per il secondo anno consecutivo in Serie A con la maglia dello Spezia, ad una stagione esaltante. L’obiettivo, però, è salire ancor più di livello. Partiamo innanzitutto dallo spagnolo Ferrer, 23 anni, 18 presenze e 1 assist nel 202021 e una fascia destra che, soprattutto dopo le 5 giornate di stop per infortunio tra gennaio e febbraio, ha dovuto condividere (alternandosi), con Luca Vignali. Vanta eccellenti qualità Salva, anche da top club. Soltanto il carattere in qualche circostanza lo ha limitato, perché è uno di quei giocatori che ha bisogno di avvertire palpabile la fiducia, non certo essere ripreso con urla e frasi difficili da digerire.

Vederlo danzare sull’esterno, con tocchi di fino, un dribbling tutto da gustare e la forza di chi sa anticipare, perfino nei pensieri, la mossa dell’avversario, è veramente entusiasmante. Può piazzarsi a destra o a sinistra, pure come quinto o quarto di centrocampo (come è già capitato, recentemente, contro il Pordenone in Coppa Italia). Un ragazzo serio, che ha nella famiglia, nell’onestà e nella responsabilità in tutto ciò che affronta, i valori nei quali maggiormente crede. Protagonista assoluto nella storica promozione dello Spezia nella massima serie di due campionati fa, non ha ancora pienamente mostrato le sue doti da top player, ma crediamo che Thiago Motta sia la persona giusta per poterle tirare fuori ed esaltare.

Rimaniamo davvero vicino, almeno nel ruolo, con Bastoni, spezzino doc, anch’esso esterno di difesa (prioritariamente mancina) – e come il ragazzo della Catalogna, da poter sfruttare anche a centrocampo – che pareva in partenza all’inizio della scorsa stagione (e addirittura in direzione Serie C), per poi divenire una delle più belle sorprese della ‘prima’ in A degli aquilotti: 22 gettoni, 8 assist e perfino 1 gol (alla capolista del momento, il Milan). Ha dimostrato di meritarla, dopo aver stentato in B l’anno precedente. Una di quelle favole incredibili, con le sue ampie falcate a stupire avversari, allenatori e addetti ai lavori. Chissà quante volte si è ritrovato con Vignali e Maggiore (anch’essi spezzini) a ragionare da dove fossero partiti.

Facciamo un balzo di reparto e ci troviamo in attacco per parlare dell’ultimo ragazzo, il venticinquenne napoletano Verde, che crediamo sarà una delle rocce su cui Motta potrà poggiare le basi del suo viaggio. Nel bagaglio caratteristiche da funambolo, fra serpentine irresistibili e gol da cineteca, come quello in rovesciata all’Olimpico contro la Lazio (da Puskas Awards): 21 presenze (ma neanche 1000 minuti in campo, a causa anche di infortuni e problemi fisici), 6 gol e 1 assist. Gli piace girare e dopo la lunga avventura nella Roma – dalle giovanili – ha sempre cambiato squadra, ogni anno: ma con gli aquilotti è diverso, si è trovato bene, non ha bisogno di compagni nuovi, perché la stabilità, finalmente, potrebbe farlo crescere nelle aspirazioni. Come nello scorso campionato, comunque, lo Spezia 2122 mostrerà un buon calcio, si divertirà, soffrirà (e farà soffrire). Di questo siamo certi.

Marco Magi