CALCIO
Calcio dilettanti sempre più attento e in ansia per l’evolversi della grave crisi sanitaria che ha avuto come conseguenza uno stop, probabilmente senza fine, per tutto il movimento.
Tanti gli interrogativi, ma i principali, più che per l’immediato riguardano senza dubbio il domani. Su come anche il calcio dei dilettanti si rimetterà in modo e quali saranno gli strascichi di una ’botta’ decisiva specie sul piano della struttura economica.
"Il momento sanitario ed economico per tutto il Paese è molto problematico – afferma il presidente del Fiesole calcio Giampiero Niccoli – e le soluzioni sono difficili da trovare, ma non bisogna mollare. Adoperiamo questi momenti per programmare la ripartenza".
Presidente Niccoli, come vede la situazione?
"Secondo me i campionati di calcio dilettantistico e giovanile sono già finiti. Non facciamoci false illusioni, ritengo che non ci siano i presupposti per continuare".
E la previsione futura?
"Quello che mi preoccupa è come organizzare la prossima stagione. Spero che la Federazione e le Istituzioni aiutino le società. Oltre a non terminare i campionati sono saltati tutti i tornei primaverili, le feste, la ristorazione e le sagre che sono fonte vitale di sostentamento".
Quali richieste farete?
"La Federazione dovrebbe concedere la gratuità delle iscrizioni a quasi tutti i campionati e la riduzione dei costi dei cartellini. Sulle utenze servono sconti da parte dei fornitori. Bisogna agevolare gli sponsor e rimandare i pagamenti dei mutui".
Sarà possibile ripartire?
"Le difficoltà non mancheranno, ma ce la faremo con l’aiuto di tutti. Dobbiamo essere sempre più dilettanti e contenere i costi in base alle proprie possibilità. E ricordo a tutti il grande servizio sociale che facciamo per i bambini e le famiglie: questo le Istituzioni non lo devono mai scordare".
Un appunto, questo, da tenere in seria considerazione per aiutare il pallone a ripartire nel miglior modo possibile.
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