Fiorentina molle, tornano i fantasmi

Colpita a freddo dal gol di Caicedo (che sul mercato interessa ai viola), si sveglia tardi e finisce ko

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dall’inviato Riccardo Galli

E’ una piccola Lazio quella che costringe la Fiorentina a rimanere impantanata in una classifica che non ammette distrazioni. Una Fiorentina che obiettivamente, nella trasferta dell’Olimpico, avrebbe meritato qualcosa di più, per impegno e tracce di idee, ma che alla fine si è trovata a fare i conti con il problema di sempre: la scarsa propensione all’attacco _ nonostante un Vlahovic in netta crescita e implacabile dal dischetto _ , pochissima spinta sulle corsie esterne che nel 3-5-2 dovrebbero essere i binari di una costruzione di gioco che invece, anche contro la Lazio, si è vista a singhiozzo.

Non basta insomma il rigore nel finale a evitare un ko firmato Caicedo-Immobile e che si porta dietro l’ennesimo stop per guai fisici di Ribery.

Prandelli fa turnover. A sorpresa. Così, oltre al ritorno di Biraghi dopo il turno di squalifica, in difesa appare Quarta al posto di Milenkovic, mentre sulla linea di centrocampo (senza Borja), Pulgar non trova spazio anche in questa occasione e tra i titolari c’è Bonaventura. Nella Lazio non c’è il forfait di Immobile, recuperato all’ultimo momento. Accanto a lui ecco Caicedo, avversario della Fiorentina e uomo mercato in orbita viola. Che, ironia della sorte, colpisce subito la squadra viola. Siamo al minuto numero sei, quando l’attaccante biancoceleste batte Dragowski piazzando in rete la sponda di Lazzari, lanciato da Acerbi. Azione millimetrica quella della Lazio, macchiata da un errore di Biraghi. Appena due minuti ed ecco il palo scheggiato da Marusic. La Fiorentina traballa, ma cerca di reagire. Ribery crea un paio di situazioni, ma prima Castrovilli e poi Vlahovic non sono ‘cattivi’ davanti a Strakosha. Al 25’ il gol annullato alla Lazio per fuorigioco di Immobile (lanciato da Caicedo, dopo uno svarione di Amrabat) fa da antipasto alla prima occasione della Fiorentina: Vlahovic ci prova e impegna il portiere della Lazio con una botta dalla distanza. Il ko di Ribery accompagna le squadre all’intervallo. Prandelli rinuncia al francese e inserisce Eysseric (perché non Callejon?). Mentre Luis Alberto colpisce duro Castrovilli e si becca il giallo.

La Fiorentina della ripresa è leggermente più vivace. I viola provano a spingere, la Lazio si fa vedere soprattutto in contropiede. Prandelli riporta sulla fascia Callejon (fuori uno spento Venuti) per far sì che Vlahovic sia meno solo.

Ecco Kouame e Lirola, ma alla mezz’ora Immobile tenta di chiudere la partita con il raddoppio. Palla da calcio d’angolo, difesa viola superata e l’attaccante la piazza dentro. Il guizzo della Fiorentina arriva a una manciata di minuti dal 90’. Rigore per una trattenuta plateale di Hoedt attaccato alla maglia di Vlahovic. Il serbo prende la palla (discute con Kouame) e va sul dischetto. Gol e 2-1. Ma ormai è tardi per riacciuffare la partita.

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