Fiorentina, Commisso: "Chiesa via? Nessuna offerta scritta. Potrebbe restare"

Sul nuovo stadio: "Non sono per le mezze misure, niente restyling"

Rocco Commisso

Rocco Commisso

Firenze, 1 settembre 2020 - "In Serie A non mi sento secondo a nessuno. Sono venuto in Italia per dare a questo paese un pochettino di quello che ha dato a me. I tifosi devono capire che dobbiamo incrementare i nostri ricavi per migliorare e crescere. Serve tempo". Così il presidente Rocco Commisso, ai microfoni di RTV38, parla della sua Fiorentina a poco più di due settimane dall'inizio del campionato. "Ai tifosi dico la verità: i ricavi sono diminuiti e il Covid ha peggiorato la situazione di tutti i club. Ma non mi sento secondo a nessuno, lo dimostra la forza della Mediacom, ma i tifosi devono capire che nel calcio non tutto si può fare in un giorno. Ho i miei sogni e, a parte quelli, dico che non voglio più stare nella parte destra della classifica".

Un mercato, quello della Fiorentina, che passerà anche dal futuro di Federico Chiesa. Commisso non nasconde che il giocatore potrebbe lasciare Firenze, come anche rimanere alla Fiorentina: "Fino ad oggi non abbiamo mai ricevuto nessuna offerta per Chiesa - spiega -. Non ci sono mai state, non è vero che ne abbiamo ricevute. Se qualcuno dice che sbaglio, mi porti i documenti. Io a Chiesa voglio bene e gli ho promesso che può andare se porta il giusto prezzo. Vediamo cosa succede. C'è anche la possibilità che rimanga. Io non mando nessuno via, se posso tenere anche Vlahovic lo tengo qui perché è uno dei primi che mi ha fatto innamorare a Chicago. Chiesa se vuole rimanere, ci dobbiamo vedere e dirci cosa vuole fare".

Il futuro della Fiorentina passa anche dal nuovo Centro Sportivo a Bagno a Ripoli e dal nuovo stadio, anche se Commisso non dimentica che ci sono ancora tanti problemi e situazioni da risolvere e chiarire: "Sul Centro Sportivo ci sono altre richieste dalla soprintendenza - dice il patron - ma io non voglio fare più cambiamenti. non è accettabile fare altri cambiamenti per accontentare la soprintendenza. Abbiamo già fatto molto per accontentarli. La promessa che mi è stata fatta è quella di avere entro il 15 di settembre i permessi per iniziare a costruire entro la fine dell'anno. Sono positivo perché credo che me lo lasceranno fare, e così potremo andare avanti. Tra un anno forse potremo finirlo e andare lì verso la fine del 2021 per mettere tutti ad allenarsi insieme .

Sullo stadio: «Non sono per le mezze misure, quindi niente restyling. La cosa migliore sarebbe che non ci fosse la Soprintendenza nel mezzo, perché per me gli stadi non sono monumenti. Vediamo come andrà la votazione dell’emendamento.. Se me lo avessero fatto fare un anno fa a Campo di Marte, forse la metà sarebbe già stata costruita»

Infine, Rocco Commisso svela che potrebbe tornare in Italia molto presto, forse per la prima giornata di campionato: "Quando torno? Può darsi questo mese, prima della prima partita se me lo lasciano fare, e vicende Covid permettendo. Questa possibilità c'è ma non voglio promettere niente. La quarantena? Forse c'è, forse no. In America mi dicono una cosa, in aeroporto un'altra e in Italia un'altra ancora. Ognuno ha un'idea diversa per il protocollo".

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