Presa la banda che derubava gli anziani in casa

Catturati tre rom, due uomini e una donna; un’altra è stata denunciata

Da tempo i carabinieri sono impegnati in una campagna  di prevenzione con gli anziani per evitare furti e truffe in casa

Da tempo i carabinieri sono impegnati in una campagna di prevenzione con gli anziani per evitare furti e truffe in casa

Empoli, 11 ottobre 2018 - «Devo affittare un appartamento in questo palazzo, posso vedere com’è il suo?». Con questa e altre richieste inventate, quattro persone italiane di origine rom, due uomini e due donne, sarebbero riuscite a carpire la fiducia soprattutto di anziani, intrufolandosi nelle loro case e derubandoli. Una banda attiva in mezza Italia e che ha colpito anche qui da noi. Il 3 maggio scorso avevano raggirato e derubato un anziano di 74 anni. Erano entrati nella sua casa, mentre una o forse due giovani donne lo distraevano, e avevano messo a segno un furto, poi denunciato alla questura di Firenze, salvo poi andarsene facendo perdere le loro tracce e colpire a distanza di poche ore a San Miniato, nel Pisano. Crimini fotocopia, ripetuti in tutta Italia più di venti volte in appena cinque mesi fruttando quasi 100mila euro, che sono costati manette e carcere a tre persone di etnia rom, due uomini di 38 e 20 anni e una 20enne, residenti in provincia di Roma, ritenute dai carabinieri, responsabili di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti pluriaggravati e rapina. Nel corso dell’operazione, è stata denunciata per gli stessi reati anche un’altra donna, di appena 19 anni di età.

Gli arresti sono scattati nella giornata di martedì al termine dell’operazione ‘Go away’: in diverse località della provincia di Roma, i militari della stazione di Numana (in provincia di Ancona) hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dalla sezione dei giudici per le indagini preliminari e l’udienza preliminare del tribunale di Ancona. L’operazione, coordinata dalla locale procura, è andata avanti per circa cinque mesi. Indagini serrate che hanno permesso di incastrare la banda radicata nella provincia di Roma, ma pronta a muoversi in tutto il centro nord Italia per mettere a segno furti e rapine. Il copione? Sempre lo stesso: le componenti femminili della banda distraevano la vittima di turno garantendo via libera agli uomini, rapidi a infilarsi nelle case e ad arraffare denaro e monili in oro.

Tra gennaio e maggio di quest’anno sono stati almeno ventuno i crimini commessi tra Empoli, San Miniato, le province di Ancona, Pesaro-Urbino, Terni, L’Aquila, Ravenna, Rimini, Treviso, Gorizia e Udine: si parla di una refurtiva complessiva di circa 95mila euro. A dare il la agli accertamenti dell’Arma una rapina messa a segno il 29 marzo a Sirolo, in provincia di Ancona. Determinanti anche i tabulati telefonici: incrociandoli con i tragitti delle auto noleggiate a Roma che i componenti della gang utilizzavano per spostarsi nel centro nord Italia, i militari hanno scoperto che medesimi numeri di telefono, intestati a senegalesi, agganciavano celle telefoniche di luoghi dove si erano verificati furti compiuti quasi sempre con le stesse modalità.