Occhio, c’è l’impennata di positivi. Dopo un mese la Toscana rischia l'arancione

La zona gialla resiste, ma da metà febbrario secondo i dati di gennaio potrebbe essere retrocessa

Una postazione per i tamponi a Siena e, nel riquadro, l'assessore Simone Bezzini

Una postazione per i tamponi a Siena e, nel riquadro, l'assessore Simone Bezzini

Firenze, 1 febbraio 2021 - Il bilancio positivo del gennaio in giallo per la Toscana rischia di rompersi prima di metà febbraio.

Bollettino covid Toscana 1 febbraio

Covid Toscana, tutti gli aggiornamenti del 1 febbraio

"Sono molto preoccupato per l’aumento dei contagi e per il rischio che crescano ancora", dice l’assessore regionale alla Salute Simone Bezzini. In Toscana nella settimana che si è chiusa ieri c’è stato un incremento di nuovi positivi del 20% – con un abbassamento dell’età media da 48,23 a 46,58 –, si è passati dai 3.007 casi del periodo compreso tra il 18 e il 24 gennaio ai 3.597 registrati dal 25 al 31. Nell’area dell’Asl Toscana centro, con il peso del numero dei contagi nella città metropolitana fiorentina, la crescita è maggiore: registrato un aumento del 28,7% con 1.643 casi rispetto ai 1.277 della settimana precedente. Rimane invariata l’incidenza dei nuovi positivi sui tamponi effettuati all’8,5%, anche se c’è da tenere conto che dal 16 gennaio sono conteggiati nel computo complessivo anche i tamponi rapidi che vengono effettuati principalmente come screening e dunque abbassano la media di positività.

Bollettino Covid Toscana 31 gennaio La Toscana anche la prossima settimana sarà in zona gialla / La percentuale dei positivi sul totale dei primi tamponi

"Oltre alla crescita del 20% circa del numero di casi, si nota anche un abbassamento dell’età media: la fascia che presenta il maggior incremento è quella tra 20 e 39 anni – spiega Bezzini – Nonostante il tasso dei ricoveri sia in discesa (anche se lentamente a causa della degenza media della malattia), questo incremento, seppure per ora contenuto, potrebbe far aumentare, attraverso la sua quota sintomatica, l’indice di contagiosità, con tutte le conseguenze che ne potrebbero derivare nelle prossime settimane. Un campanello d’allarme che non va affatto trascurato".

Confermata quindi la zona gialla da ieri per tutta la settimana. Ma la successiva? Potremmo restarci, poiché l’indice di contagio Rt sarà calcolato (nel monitoraggio di Istituto superiore di sanità e ministero della Salute) sulla base dei nuovi casi positivi con sintomi della settimana 14-20 gennaio, quando ancora non era stata registrata un’accelerazione del virus. Ma non è certo, l’arancione è a un passo perché si stanno muovendo anche altri indicatori, soprattutto il numero dei focolai. E se i numeri continuano crescere rischiamo un San Valentino in zona rossa.

Mantenere bassa la curva dei contagi è fondamentale anche per il successo della campagna di vaccinazione. "A costo di ripetermi, dico impegniamoci al massimo per evitare che il virus torni a diffondersi – spiega l’assessore Bezzini – La posta in gioco è alta e ci siamo già passati. Da ciascuno di noi dipende la salute di tutti. Riflettiamo ogni volta su ogni cosa che facciamo, con la testa e con il cuore".