"Era Primavera a Vallucciole", restituzione del laboratorio a cura di Massimo Luconi

A Stia con i ragazzi della classe 3B della Scuola Secondaria di Primo grado "G. Sanarelli"

vallucciole

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Arezzo, 2 maggio 2024 – Venerdì 3 maggio presso Auditorium Scuola Secondaria, via L.Montalcini, a Stia, si terrà la restituzione del laboratorio teatrale a cura di Massimo Luconi, regista con all'attivo numerosi spettacoli teatrali che da oltre trent’anni frequenta l’Africa occidentale, in particolare il Senegal, con progetti di formazione e di cooperazione culturale. Dal 2012 al 2022 ha svolto un laboratorio teatrale a St Louis, nel nord del Senegal, che ha portato alla realizzazione di Antigone. Una storia africana.

Ha iniziato il suo percorso teatrale con i grandi maestri del teatro di prosa come Luca Ronconi, Eduardo De Filippo, Giancarlo Sepe, Memè Perlini e del cinema e del teatro d'opera tra i quali Mauro Bolognini e Franco Zeffirelli. Regista e autore teatrale e televisivo, è stato direttore del teatro Metastasio della Toscana dal 2002 al 2005 e condirettore dal 2010 al 2015. Fra i suoi ultimi lavori, Il dolore di M.Duras con Mariangela Melato, Sarabanda di I. Bergman con Massimo de Francovich e Giuliana Lojodice, Prometeo da Eschilo con Luca Lazzareschi, per Rai Cinema il documentario L’occupazione cinese.

Massimo Lucon dice:

"L’idea del lavoro è quella di sviluppare una teatralità di piccoli gesti e di forte coralità in modo che le storie minime possano diventare la storia, la grande storia che appartiene alla comunità. Abbiamo delineato alcuni nodi narrativi, cercando di comunicare dei frammenti evocativi più simbolici, utilizzando le dinamiche della narrazione teatrale come il rapporto con lo spazio, il canto, la gestualità e l’azione drammaturgica del coro. I protagonisti non sono le singole storie, ma come nelle tragedie greche attraverso il coro passa la riflessione e la domanda sul passato e sul futuro della comunità. L’idea è di rapportarsi alla storia, alla tragicità del racconto memoriale, con un percorso emozionale che coinvolga i ragazzi con il meccanismo teatrale di gioco, di racconto anche non verbale, con un utilizzo del potere evocativo e simbolico delle immagini: trasmettere ed evocare sentimenti, sensazioni profonde, far rivivere e rielaborare scenicamente momenti vissuti nel passato nel contesto della realtà territoriale. Le tematiche che sono state affrontate sono una sintesi di due straordinari documenti, due storie esemplari che con semplicità, con forte senso morale raccontano una grande tragedia. Due documenti che costituiscono il nostro bagaglio storico: una lettera di un cittadino di Stia che racconta tutti i passaggi nodali della storia dal 43 al 45, dall’8 settembre, alla fuga dal treno per la Germania, all’incontro con i partigiani, al bombardamento di Stia e il diario della maestra di Vallucciole che riapre la scuola l’8 marzo 1945 pochi mesi dopo la terribile strage dove furono uccisi 109 civili, una maestra giovane che con la sua grande disponibilità accoglie, dà conforto ai piccoli orfani e speranza all’intero paese."