Bar, ristoranti, catering. Contributi a fondo perduto: come ottenerli

Ecco come accedere agli aiuti per le attività con calo di fatturato a causa del Covid. Domande entro il 6 dicembre. Confcommercio: "Intervento insufficiente"

Firenze, 28 novembre 2022 - Al via le domande per richiedere i contributi a fondo perduto previsti ancora dal decreto Sostegni Bis. Un provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, ha infatti definito modello e istruzioni per i ristori a titolari di ristoranti, bar, piscine, attività di catering e di organizzazione di cerimonie. La domanda può essere inviata tramite il sito dell’Agenzia fino a martedì 6 dicembre. Per presentarla le imprese devono aver registrato nel 2021 una riduzione dei ricavi di almeno il 40 per cento rispetto a quelli del 2019.

Arrivano contributi per bar e ristoranti
Arrivano contributi per bar e ristoranti

Il 70 per cento delle risorse disponibili sarà ugualmente ripartito tra tutte le imprese le cui richieste sono state accolte, il 20 per cento sarà invece ripartito in via aggiuntiva tra tutte le imprese con ammontare dei ricavi nel 2019 superiore a 400mila euro e il 10% sarà assegnato, sempre in via aggiuntiva, alle imprese con ricavi relativi al 2019 superiori a un milione di euro. L’intervento, però non è sufficiente, fa presente Confcommercio Toscana. "Il plafond messo a disposizione per finanziare la misura è di soli 40 milioni, che verranno ripartiti tra tutte le aziende richiedenti. C’è il rischio concreto – sottolinea il direttore di Confcommercio Toscana, Franco Marinoni - che qualcuna si vedrà arrivare solo qualche centinaio di euro". Tra i requisiti richiesti dal bando c’è la inoltre la riduzione del 40% sul fatturato rispetto al 2019, che, di fatto, esclude tanti soggetti interessati.

"Nel 2021, almeno da giugno in poi – aggunge Marinoni – un po’ di ripresa c’era stata rispetto al 2020, quindi le percentuali di perdita si erano ridotte. Questo però non vuol dire che le imprese siano in salute: qualcuna è sopravvissuta ai due anni pandemici a costo di sacrifici enormi, bloccando gli investimenti, mandando i dipendenti in cassa integrazione, insomma trattenendo il respiro". "Gli aiuti – prosegue – servono a recuperare quelle lacune ancora non colmate, e servono non solo alle singole imprese, ma anche al sistema Paese, che sui settori della ristorazione e del turismo fonda una parte importante della sua economia e della sua immagine internazionale. Restare indietro perdendo il passo nel confronto con i concorrenti stranieri, non è buono per nessuno".

Non ultimo "c’è da considerare l’impatto devastante degli aumenti delle utenze, che di nuovo ha messo in ginocchio le imprese. Difficile fare innovazione o gratificare i dipendenti quando non si hanno neppure i soldi per pagare le bollette della luce". Secondo l’ultimo osservatorio congiunturale condotto da Format Research per conto di Confcommercio Toscana, sono infatti ben 7.500 le imprese del terziario che potrebbero non arrivare a Natale, oltre 20mila i posti di lavoro a rischio.

Tre scadenze per il commercio

Quali sono le principali scadenze fiscali di dicembre per le attività del commercio? Il 16 versamento delle ritenute, Iva mensile e saldo Imu 2022. Il 27 scade il versamento dell’acconto Iva 2022 e il 31 dicembre va presentata la dichiarazione Imu per l’annualità 2022. 

Tassa rifiuti

Tassa rifiuti: per il commercio varia in base a superficie e attività. Si paga di più nella ristorazione (bar, pizzerie, ristoranti) e alimentare, ortofrutta e pescherie in testa. In alcuni Comuni la parte variabile della tariffa non sarà più calcolata sui mq ma sui conferimenti dei rifiuti effettuati. 

Suolo pubblico

Suolo pubblico gratis per i tavolini all’aperto dei locali fino a fine anno. Poi dipenderà dai Comuni. A Firenze, da gennaio le attività di somministrazione continueranno a occupare il suolo con i dehors sta- bili, cioè autorizzati prima del Covid. Stop occupazioni con- cesse durante la pandemia.

Concessioni ambulanti

Le concessioni degli ambulanti sono rinnovate fino al 31 dicembre 2032. Poi, salvo modifiche, è prevista la messa a bando con criteri che il Mise deve ancora stabilire e che contiamo siano condivisi con le Regioni. Il settore è in un limbo da troppo tempo, gli operatori chiedono certezze.

Caro energia e credito d'imposta

E’ per le imprese che hanno avuto un incremento del costo per KW/h superiore al 30% rispetto al medesimo trimestre 2019. Il credito del 15% vale per il II e III trimestre per chi ha contatori di potenza da 16,5K W. Per ottobre e novembre anche per imprese con contatori da 4,5KW. 

Decreto aiuti quater

l decreto Aiuti Quater sul fronte del credito d’imposta ha confermato il credito d’imposta del 30% per l’energia elettrica per le imprese non energivore anche per dicembre 2022. Il calcolo del credito si effettua sulla componente energia dei consumi sostenuti.

Partite Iva e controlli

Stretta sulle partite Iva "apri e chiudi": come funziona? da un lato controlli mirati per individuare evasione e frode fiscale collegati all’apertura e chiusura vorticosa di partite Iva; dall’altro obbligo, per i soggetti extra UE che vogliono riavviare un’attività, di una fideiussione di 20mila euro.