Morti nelle Rsa, c’è la svolta nelle indagini

Il pm Rosa archivia dopo gli accertamenti sulla struttura di Asciano. Inchiesta sul caso Sarteano, si attende la consulenza medico-legale

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Siena, 19 novembre 2021Non ce l’avevano fatta a vincere la guerra contro il virus. Era uno dei momenti più bui della pandemia, in pieno lockdown. Le famiglie erano serrate in casa, spaventate dal Covid 19 che aveva stravolto la loro vita, di fatto congelandola. Il primo focolaio era scoppiato nella Rsa di Sarteano, il 27 marzo 2020. Era morta una donna di Cetona di 92 anni, poi la domenica delle Palme se n’era andata una 91enne di Sarteano ricoverata da qualche giorno all’ospedale San Donato di Arezzo. Decessi che avevano segnato e sconvolto la comunità. Lo stesso accadeva in quel momento in tutta Italia, da Milano alla Sicilia. Sulle prime la procura non aveva ravvisato gli estremi per agire d’iniziativa, come fatto da altri uffici giudiziari d’Italia. Ma a bussare alla porta di palazzo di giustizia era no stati i familiari di una delle donne decedute. Di qui l’apertura di un’inchiesta per omicidio colposo contro ignoti coordinata dal pm Valentina Magnini che si era affidata ai carabinieri del Nas. Indagine che non è ancora conclusa perché si attende il deposito della consulenza medico-legale. Gli anziani ospiti deceduti nella rsa di viale Europa, che era poi stata gestita direttamente dall’Asl Toscana Sud Est, erano stati in tutto dieci. E anche se per uno soltanto venne appunto presentato un esposto, la procura aveva deciso di occuparsi di tutti i pensionati che non ce l’avevano fatta a vincere la battaglia contro il virus. Due i consulenti nominati per questo accertamento. Oltre ai due anziani di 92 e 91 anni, si era spenta nella rsa una 94enne, prima di Pasqua 2020 un 80enne. Non ce l’avevano poi fatta due uomini ricoverati di 86 e 88 anni, come pure una 95enne di Montepulciano. La nona vittima era stata una 94enne, la decima aveva 89 anni. Se questa inchiesta è dunque in attesa di risposte dai tecnici, quella aperta invece sulla Rsa ’San Francesco’ di Asciano è chiusa. Scattò nel novembre 2020 quando si era sviluppato un focolaio a seguito del quale morirono quattro ospiti. Il pm Daniele Rosa aprì un fascicolo modello 45 (atti che non costituiscono notizia di reato) delegando gli accertamenti approfonditi sia al dipartimento di prevenzione dell’Asl che, anche in questo caso, ai carabinieri del Nas. Il contagio era scattato ad ottobre e i militari dell’Arma hanno cercato di capire com’è partito il focolaio nella struttura gestita da una cooperativa, soprattutto se poteva essere evitato. Gli accertamenti svolti non hanno rilevato condotte penalmente rilevanti per cui il pm Rosa nel settembre scorso ha inviato il provvedimento di archiviazione al gip. La catena di decessi nelle Rsa si è comunque interrotta dopo che è iniziata la vaccinazione a tappeto degli ospiti, tutti particolarmente fragili.