Festival Jazz a Cortona: esperienza da ripetere

Si chiude la prima edizione del progetto musicale ideato dall'associazione Mammut. Appuntamento al 2019 con nuove sfide

Festival Jazz a Cortona (foto L.Lamentini)

Festival Jazz a Cortona (foto L.Lamentini)

Cortona, 3 Maggio 2018 - Si chiude con successo di pubblico e critica la lunga maratona musicale jazz in città. Ben 18 concerti tutti gratuiti per le vie, le piazze e gli angoli suggestivi del centro storico compresa la bella e dominante fortezza del Girifalco e un parterre di artisti internazionali, provenienti anche da Oltre Oceano.

Un appuntamento che parte dal basso e che vede in prima fila l’associazione culturale Mammut composta da appassionati di musica che sono anche commercianti del centro storico della città. Nel loro cammino hanno trovato la collaborazione convinta di tutto il tessuto economico del centro storico oltre ad altre realtà associative del territorio come il Cortona On The Move che gestisce la fortezza cortonese o il Consorzio Vini Cortona che ha offerto degustazioni di vino della denominazione Cortona Doc.

“Siamo stanchi ma soddisfattissimi del risultato raggiunto”, commenta Antonio Massarutto presidente dell’associazione Mammut. “Il merito va a tutta la squadra che rappresento, ma anche a tutti coloro che hanno creduto e scommesso su questo progetto, compresa l’amministrazione comunale. E’ stato un bel lavoro di squadra che traccia un percorso importante per il futuro”. Impossibile parlare di numeri, trattandosi di un festival completamente gratuito. “C’è stato sempre un bel pubblico – sottolinea ancora Massarutto – e al di là dei numeri quello che più ci interessa è la qualità del pubblico che ha partecipato, che è rimasta impressionata dalla bravura degli artisti che hanno popolato il festival e che hanno portato tanti stili di jazz diverso”.

Feed back positivo anche dai musicisti che hanno suonato a Cortona che hanno apprezzato la filosofia che sta dietro al progetto, che vuole far dialogare la città con la musica, trasformando il centro in un salotto dove le melodie nascono quasi in maniera spontanea.

Jerome Sabbagh, sassofonista di Parigi e Laurent Coq pianista di New York che si sono esibiti al Teatro Signorelli, per esempio, hanno a più riprese durante il concerto ringraziato il pubblico e la città per la bella ospitalità.

Il progetto Jazz non è stato solo un festival musicale, ma è stata messa in piedi anche una vera e propria scuola di improvvisazione Jazz di livello. A questa prima esperienza hanno partecipato 17 studenti provenienti dal Conservatoire Supérieur de Musique de Genève, dal Santa Cecilia di Roma e dal Conservatorio Morlacchi di Perugia che hanno lavorato a fianco dei docenti Giulio Stracciati per la chitarra, Ares Tavolazzi al contrabbasso, il sassofonista Stefano Cocco Cantini e per la voce con Romina Capitani, docente del Siena Jazz.

“Vogliamo far crescere questa esperienza formativa – conclude Massarutto – e abbiamo già accordi con la più importante scuola Jazz di New York che porterà a Cortona i suoi più talentosi alunni. Vogliamo realizzare un centro internazionale di didattica Jazz che abbracci America, Europa e Italia”.

L’appuntamento 2019 è già tracciato e il periodo a cavallo tra le festività del 25 aprile e il 1 maggio si conferma come strategico.