Matteo se ne va, i renziani no: anche la sindaca della Boschi resta nel Pd

Simona Neri si unisce alla lunga lista di quanti non seguiranno il loro leader. Sul filo solo Marco Donati, gli altri big non si muovono

Simona Neri

Simona Neri

Arezzo, 18 settembre 2019 - «Felice della vittoria di Simona e di tutta la squadra», aveva cinguettato, anzi twittato, Maria Elena Boschi, quando nel suo comune, Laterina-Pergine, Simona Neri aveva conquistato la poltrona di sindaco con un poderoso recupero in extremis, il 30 luglio 2018. Suggello di un legame che fra la prima cittadina e «Meb» è sempre stato forte.

Neppure la prima cittadina, però, segue adesso la sua amministrata più famosa nella scissione di Matteo Renzi. «Resto nel Pd», annuncia lei, a margine di una riunione politica. Una conferma anche di questa di un orientamento che in quello che fu il cerchio magico aretino è abbastanza diffuso: per ora si iscrivono quasi tutti al partito del «Remain», con la «Rexit» che raccoglie solo qualche vago «vedrò».

Gente che potrebbe decidersi a seguire SuperMatteo, in questo suo nuovo strappo, di qui alla Leopolda, fissata per la metà di ottobre. In testa alla lista degli incerti, quelli che sfogliano la classica margherita (è proprio il caso di dirlo vista la provenienza politica) c’è Marco Donati, ex deputato in cerca di rilancio dopo la sconfitta nel collegio uninominale delle politiche.

Lui per ora non si sbottona: «E’ ovvio che quella di Renzi non è una scelta banale. Tanta gente, vicina al nostro mondo, mi cerca per dirmi che ha fatto bene o male, che resta o che se ne va. Io voglio capire meglio. Poi deciderò». Gli altri big renziani, invece, sono già tutti schierati. Il primo indisponibile alla «Rexit» è l’altro dioscuro del renzismo di lotta e di governo della prima ora, quel Matteo Bracciali che fu sì sconfitto da candidato a sindaco nel 2015 ma che è appena stato alfiere di un accordo con gli zingarettiani dal quale uscirà come vicesegretario provinciale del nuovo leader Francesco Ruscelli, uomo della maggioranza nazionale.

I renziani hanno ottenuto anche la conferma di Alessandro Caneschi a segretario comunale ed è un altro motivo per restare dentro.Il programma comune, che passerà al vaglio dei congressi di zona fin dalla prossima settimane, è la battaglia per strappare Arezzo al centrodestra. Anche grazie a un accordo con i 5 stelle, magari con un candidato civico come si sta ipotizzando in Umbria dopo la lettera di Di Maio a La Nazione? Ancora presto per parlarne, ma nel Pd lo scenario di un indipendente, proveniente dalla società civile, non dispiace affatto.

Per tornare alla scissione, Lucia De Robertis, vicepresidente del consiglio regionale, resta sicuramente, come lei stessa ha annunciato al nostro giornale. Potrebbe scegliere il Pd anche Simone Tartaro, valdarnese, l’altro consigliere regionale. Ma la decisione definitiva, dicono fonti di partito, i renziani montevarchini ha prenderanno tutti insieme, nei prossimi giorni.