Lo scranno ancora provvisorio, i selfie, la buvette: il debutto dei nuovi parlamentari

Il primo giorno in Parlamento, i voti chiamati dall'altoparlante di Camera e Senato: Mugnai e D'Ettore raccontano, anche Nisini all'esordio

Mugnai e D'Ettore alla Camera

Mugnai e D'Ettore alla Camera

Arezzo, 24 marzo 2018 - Il caffè alla buvette non lo hanno ancora preso, i posti negli scranni di Camera e Senato sono ancora provvisori. Ma la truppa aretina, composta da Stefano Mugnani, Maurizio D’Ettore e Tiziana Nisini è sbarcata a Roma. Ieri l’insediamento ufficiale, anche se già da qualche giorno i neo parlamentari erano nella Capitale, per svolgere le pratiche di rito connesse al nuovo ruolo.

Immancabili i sorrisi, le testimonianze social, i selfie in Transatlantico, gli abiti blu per gli uomini il tailleur per le donne.Ma non è l’atmosfera festosa del primo giorno di scuola, perché l’avventura comincia subito con la grana dell’elezione del presidente, compito complicato soprattutto alla Camera.

Tuttavia, Felice Maurizio D’Ettore ha avuto un sussulto entrando a Montecitorio: «L’impatto è stato molto significativo, grande emozione da una parte mista a grande senso di responsabilità. Quando si entra qui è inevitabile che ti assalgano domande e timori. Tuttavia, siamo pronti per affrontare questo compito».

Giura, D’Ettore, che il primo pensiero appena entrato a Montecitorio è stato per Arezzo: «Non lo dico per piaggeria, ma mentre stavo entrando ho ricevuto un messaggio del sindaco Ghinelli che si complimentava e mi spronava a ricordarmi di Arezzo e del suo territorio. Mi ha subito riportato alla mente cosa sono venuto a fare qui».

Sull’elezione del presidente, D’Ettore si appella al senso di responsabilità: «Serve una candidatura condivisa e di garanzia, speriamo di arrivare presto ad avere un nome». Anche Stefano Mugnai parla di «immensa soddisfazione»: «Penso a quando ho iniziato, nel 1995 a Terranuova e adesso sono qui. Mi ritengo un privilegiato a poter lavorare per il mio territorio da questa posizione, un onore che credo di aver conquistato sul campo, anche se mi ritengo ugualmente un uomo fortunato».

Appena il Parlamento sarà operativo a tutti gli effetti, Mugnai ha già chiaro quale sarà il suo primo obiettivo: «Lavorerò affinché sia istituita una commissione d’inchiesta sullo scandalo Forteto. Ho già lavorato tanto in Regione per questo, l’esigenza di conoscere la verità è forte e i poteri di una commissione parlamentare sono maggiori. Speriamo di poter arrivare a far definitivamente luce su questa storia».