Elezioni, affluenza al 67%: sopra le comunali, lontana dalle politiche

Ma la partecipazione recupera rispetto al 2015, grazie al prolungamento del voto al lunedì

Il voto nei seggi

Il voto nei seggi

Arezzo, 22 settembre 2020 - 

Ore 18. L'affluenza definitiva syt attesta al 66,96%, quindi al 67%

Ore 16. Almeno l'affluenza alle urne è quasi definitiva: a quattro sezioni dal traguardo in città ha votato il 66,8%, recuperando quindi rispetto al 2015 che si era fermata al 57,4: determinante la coda del voto al lunedì, ripristinata per motivi di Covid. Un'affluenza più o meno in linea con le europee, quando a votare era stato il 67% degli elettori, e sotto le politiche del 2018, che avevano visto l'afflusso salire al 76,9%.

Negli altri comuni della provincia l'affluenza è al livello di quella aretina, e a volte  superiore,anche se non c'era in ballo la scelta dei nuovi sindaci. Per ora la media si assesta sul 65,8% ma è un dato ancora molto più provvisoria di quella del capoluogo.

Ecco al link il dato provvisorio dell'affluenza alle urne comune per comune. http://www.prefettura.it/arezzo/elezioni/Affluenza_e_risultati_referendum_confermativo_del_20_e_21_settembre_2020-9692910.htm

LA VIGILIA.

Entra in cabina con il cane: non è vietato e del resto di sicuro non è di quelli che sbirciano la scheda o suggeriscono un nome rispetto all’altro. Ma mentre la padrona era impegnata a scrivere, lui tirava il guinzaglio per uscire. No, non sono elezioni per cani, anche se sono gli unici ammessi nel seggio senza mascherina. Per gli altri è obbligatoria.

Un tour de force da fare invidia a chi va al cinema o a teatro con la «museruola» fissa. Non c’è la corsa alle urne, sia chiaro. E’ vero che si vota in due giorni e questo sfalsa qualunque tipo di stima. Ma in attesa di capire quanti oggi si toglieranno lo sfizio di scegliere il sindaco o il governatore, a ieri le percentuali erano lontane dalla partecipazione di massa. E lontane anche da quella minima.

Per l’intera giornata l’afflusso resta sotto le elezioni del 2015, tra le più disertate della storia aretina. Alle 19 eravamo a 36,7% contro 42,4. E confronti più imbarazzanti con le politiche (64,3%) e con le europee (54,3%»). In serata alle 23 sotto il al48%, quindi a nove punti da cinque anni fa. Nella media della regione, beninteso, ma qui si vota per il Comune e almeno un pizzico di interesse avremmo potuto fingerlo.

L’unico capoluogo a caccia del sindaco eppure bruciato sul filo di lana dell’affluenza da Firenze & c. Non è, ripetiamo, una sentenza definitiva: il voto al lunedì sposta tutte le previsioni. E del resto l’affluenza così così e le code sono andate a braccetto. Con punte particolari in via Tricca, cosa che farà leccare i baffi all’attuale sindaco, la cui coalizione ha sempre pescato in zona Giotto i «pesci» più grossi.

Code Covid: le distanze sociali e i preliminari sono infiniti. E la gente a tratti è arrivata oltre il cancello esterno della scuola: perfino alle 7, conferma la polizia municipale, era insieme a via Alfieri il seggio più gettonato. All’interno tutto sembra filare liscio, tra il dovere democratico e la festa in maschera, anzi in mascherina, calata solo per il riconoscimento «facciale» della carta d’identità. I seggi i loro grattacapi li avevano avuti alla vigilia, complice la «fuga» dei presidenti, subito parata: paura contagio o paga troppo bassa? Il «referendum» tiene banco, più di quello istituzionale.

L’affluenza è quella che è, per fortuna sua non deve fare i conti con il quorum. In provincia la media alle 19 si attestava al 36,4%. Tra i comuni grossi spiccava S.Giovanni sopra il 40%. Alle 23 oltre il 50% anche Cavriglia, Pratovecchio e C.Fibocchi. I più lontani con Foiano i comuni «di montagna». Comunque dappertutto un voto al piccolo trotto. I candidati bruciano le tappe.

La prima al traguardo è Laura Bottai, degli otto aspiranti l’unica a non potersi votare, vivendo a Cavriglia. Gli altri seguono a ruota. Butali (bontà sua...) è tra i pochi a «concedersi» al fotografo anche senza mascherina A S.Firmina entrano in cabina in mezz’ora Luciano Ralli e Marco Donati, rischiando di incrociarsi. Ghinelli vota in via Tricca insieme al figlio (coprotagonista di uno spot per il babbo), sorbendosi anche la coda.

Tutti restano in cabina pochi secondi: che avessero già deciso? Da stamani alle 7 si riparte, nei seggi e allo Sportello unico per duplicare il certificato. C’è chi lo cambia a ogni consultazione, a metà tra la distrazione e l’hobby. E a dritto fino alle 15: a quell’ora seggi chiusi e spoglio. Per mezz’ora fingeremo di interessarci ancora di affluenza: poi basta. Quando arriva il pollo, i salatini escono dalla dieta...