Ballottaggio, la notte della verità: stasera il faccia a faccia pubblico al Centro Affari

E' l'unico davanti alla gente. Tutto esaurito per i 220 posti disponibili, altri 200 in lista d’attesa: venerdì tutto su Teletruria. La sfida si giocherà più sul come si dice che sul cosa

Ghinelli e Ralli

Ghinelli e Ralli

Arezzo, 30 settembre 2020 - Nessuno dei due ha probabilmente il cazzotto del ko sulla punta dei guantoni, stile l’«Aboliremo l’Ici» col quale Berlusconi quasi ribaltò il risultato delle politiche 2006. Ma appunto per questo il faccia a faccia di stasera al Palaffari, organizzato da La Nazione e dall’Ascom, acquista ancora maggior interesse. Perchè il risultato si giocherà sui dettagli, sulla capacità di bucare lo schermo da parte Alessandro Ghinelli, il sindaco uscente del centrodestra favorito della vigilia (è avanti di quasi dodici punti) per la riconferma e Luciano Ralli, il medico del centrosinistra, che ha già centrato il suo obiettivo minimo col ballottaggio e ora tenta il colpo disperato allo spareggio.

Sarebbe come il gol di Rivera nella mitica Italia-Germania di Mexico ’70. E’ l’unica, quella del Palaffari, delle sfide fra i due contendenti che si gioca davanti a un pubblico vero, un po’ il sale del duello in diretta. L’ingegnere e il dottore si sono già dati battaglia sugli schermi di Rai Toscana, ma in un orario scomodo come il primo pomeriggio, e nel confronto messo su ieri sera dal sito Arezzo Notizie con l’emittente Radio Fly, sempre in studio però.

Anche il vis-a-vis di Teletruria, domani sera in prime time, si svolgerà a numero chiuso, nella sede di Cna, con un pugno di rappresentanti dell’associazione. Inutile dire che questo accresce l’attesa per il match di stasera, davanti a 220 persone: una settantina di consiglieri comunali, regionali e autorità varie più il pubblico vero, che si è prenotato on line, col tutto esaurito in poche ore.

Anzi, ci sono ancora 200 in lista d’attesa: sperano nella rinuncia di qualcuno giunto prima di loro per entrare all’ultimo tuffo nell’auditorium che avrebbe una capienza di 900 posti, ma ridotta a un quarto dalle regole Covid. Arbitri della partita il capocronista de La Nazione Arezzo, Sergio Rossi, e il direttore (regionale e provinciale) di Confcommercio, Franco Marinoni, cui toccherà di stimolare il dibattito con le loro domande e di moderarlo.

Chi non ce la fa a entrare non si perda d’animo, potrà rivedere tutto su Teletruria venerdì sera, ancora in prime time, ultimo pezzo forte in Tv prima del silenzio elettorale. Cosa divida Ghinelli e Ralli è tema ormai che va avanti da quando entrambi si sono candidati, prima ancora del lockdown, ci sono di mezzo l’inceneritore, la sanità (in particolare l’Aslona del sud), le partecipate, il ruolo della Regione, chi è più in grado di raccogliere risorse, dal livello toscano a quello nazional-europeo.

Ma stasera non conterà tanto il cosa dicono i duellanti quanto il come lo dicono. Vecchia regola dei confronti preelettorali fin dal progenitore di tutti quelli che sono venuti dopo: la sfida Kennedy-Nixon in tv del 1960, vinta dal primo più in virtù del carisma che degli argomenti. Da allora è sempre stato così: il pubblico (che in definitiva è un campione dell’elettorato) ama l’agonismo, ama la capacità di spiegarsi, ama lo charme di chi si presenta al giudizio del voto.

Da questo punto di vista, Ghinelli, che già aveva prevalso cinque anni fa su Matteo Bracciali, ha l’esperienza accumulata nelle dirette dei lunghi mesi del Covid. Ralli però ha l’aria seria di chi sa studiare i problemi, un «secchione» che può dare filo da torcere. Non resta che aspettare il gong di inizio match. E al contrario che nel pugilato, entro certi limiti, sono ammessi anche i colpi bassi, sotto la cintura. E’ la politica, bellezza