Una produzione video sull'infanzia ideata e realizzata in Valdarno in piena pandemia

Lanciato in rete il cortometraggio realizzato dall'associazione Macma con il Valdarno Jazz e Francesco Taddeucci. L’opera di animazione è dedicata all’infanzia.

Cortometraggio a Terranuova

Cortometraggio a Terranuova

Arezzo, 14 gennaio 2021 - Si chiama “Prima di me” la produzione originale di Macma, nata nei mesi di pandemia in collaborazione con il Valdano Jazz, con le musiche di Daniele Malvisi e le animazioni di Francesco Taddeucci. Il cortometraggio è ispirato al libro omonimo, edito da Topipittori nel 2016, a cura di Luisa Mattia & Mook, ed è ispirato all’infanzia, alle prime e fondamentali domande e scoperte dell’esistenza umana. L’opera è stata presentata all’interno del festival online Abbecedario del Reale, per la stagione Extra dell’Auditorium Le Fornaci di Terranuova. “L’idea era quella di costruire un percorso creativo tra diverse esperienze e storie artistiche, che producesse un’opera ibrida e sperimentale”, dice Tommaso Orbi di Macma. “Abbiamo scelto di lavorare su un libro che amiamo, un cult per molti appassionati di opere dedicate all’infanzia e all’illustrazione. Abbiamo deciso di animare gli elementi grafici e i disegni di Mook cercando di rispettarne l'anima, ma anche fidandoci della nostra interpretazione e delle nostre visioni. Le musiche sembrano scaturire direttamente dalle immagini e dalle parole, associando uno studio minuzioso e articolato del senso di nascita e di origine e sviluppo a livello musicale e un istinto immaginifico accompagnato da emozioni e sperimentazioni. Davvero un bel viaggio audiovisivo e una collaborazione molto stimolante” “Prima di me non c'era niente. E invece no. Prima di me c'erano tutti”.

Il libro di Luisa Mattia invita ad ascoltare il suono di una vita al suo esordio: un rincorrersi di scoperte, intuizioni, estasi, domande di fronte alla grandezza del Creato. Un cosmo in movimento si dispiega così davanti alla nuova creatura insegnandole a essere, a pensarsi parte di esso, fatta delle sue materie: acqua, vento, luce, tempeste, fuochi. Fino a alla più misteriosa di esse, la parola. Una prova d'autore accompagnata dalle immagini astratte, ludiche, forti e festose di Mook, ovvero Francesca Crisafulli e Carlo Nannetti, artisti, scultori, incisori e designer multiformi. Questo spirito lo si ritrova anche nel cortometraggio animato: le animazioni di Francesco Taddeucci seguono l'opera originale con elementi interpretativi, le musiche e gli spunti sonori di Daniele Malvisi – sax e compositore per il Valdarno Jazz - hanno quindi seguito successivamente il lavoro grafico. Olimpia Bonechi ha curato insieme a Tommaso Orbi l’organizzazione del lavoro, così come quella di tutto Abbecedario del Reale: è lei a dare la voce alle parole della scrittrice Luisa Mattia, a Tommaso è spettato il compito di dirigere al meglio i lavori e, “con grande divertimento”, montare insieme tutti i materiali visivi e sonori.