Apre "Vivi!" la terza edizione di Art Adoption New Generation a Cortona

29 spazi espositivi e 26 artisti in città. Fino al 10 gennaio l'arte contemporanea è di scena a Cortona.

Massimo Magurano ideatore di Art Adoption New Generation

Massimo Magurano ideatore di Art Adoption New Generation

Cortona, 16 dicembre 2018 - Arte diffusa come riconquista di un valore sociale dimenticato. Contaminazione come parola d’ordine.  Differenti linguaggi tra pittura, scultura, fotografia, video, installazioni site specific. Apre i battenti oggi alle ore 11 “VIVI!” la nuova scommessa culturale dell’associazione Art Adoption che da tre edizioni porta a Cortona l’arte contemporanea. “La sfida è estendere il messaggio artistico ben oltre lo spazio espositivo tradizionale – spiega Andrea Baffoni curatore insieme a massimo Magurano dell’evento -  vivere l'ambiente cittadino, confondersi con i colori, suoni e odori della vita quotidiana. Stimolare emozioni mentre in sottofondo aleggia l’aroma del caffè, o le fragranze esotiche di una profumeria, o ancora confondersi tra i tessuti di un negozio di abbigliamento, come pure azzardare lo stridente confronto artistico nell'ambiente inusuale di una macelleria”.

Anche quest’anno sono stati selezionati giovani nomi del panorama artistico nazionale accostandoli a maestri già riconosciuti.  Si tratta di: Anna Stella Zucconi, Generoso Spagnuolo, Vezio Moriconi, Gabriele Novani, Qwerty, Beppe Borella, Marco Puca, Paolo Mezzadri, Andrea Bartolucci, Simone Piccini, Alessandro Marrone, Mary Pola, Consuelo Zatta, Francesca Pieraccini, Roberto Ghezzi, David Pompili, Stefano di Giusto, Filippo Moroni, Alessandra Federici, Daniele Castagnetti, Roberto Tramontano, Massimiliano Poggioni, Andrea Clementi, Roberta Busato, Alessio Cinaglia, Noemi Belfiore, Maurizio Rapiti, Negro, Auro e Celso Ceccobelli.

Ben 29 gli spazi espositivi messi a disposizione per l’occasione tra palazzi storici, l’Auditorium Sant’Agostino, piazze e vicoli, i negozi e gli hotel del centro storico.  

“Vivi è un grido che significa voglia di vivere, contrario all’angoscia esistenziale, ma aperto a scenari sempre nuovi, spiega ancora Baffoni. “Vitalità che è anche rabbia, o felicità estrema, o dolore, o superficialità. VIVI è uno specchio della contemporaneità, capace di spaziare tra le idiozie diffuse dalla rete ai risultati più evoluti della fisica nucleare. Non si limita al mondo artistico, ma intercetta gli stimoli dell'epoca virtuale, di una società che sta affrontando una trasformazione radicale negli usi e costumi, nelle abitudini, nelle relazioni. In bilico tra essere umano e artificiale”. Le esposizioni saranno visitabili fino al 10 gennaio prossimo.