LUCIA BIGOZZI
Cronaca

Tutte le strade non portano sempre a Roma

Il 2024 segnerà una svolta decisiva per lo sviluppo delle grandi opere attese. La stazione dell'alta velocità e la Due Mari sono al centro delle trattative tra Regione, Comune e Commissario. Un anno strategico per decidere se strada o rotaia.

Treni e strade. Il 2024 passa da qui e segnerà, forse in maniera definitiva, il tempo rimasto ancora nella sabbia della clessidra. Quella che tiene il tempo dello sviluppo e il conto dei passi verso le grandi opere attese da tempo. Come la stazione dell’alta velocità, ora impantanata in Valdichiana, con l’ipotesi Creti al centro e intorno le proteste di una città che punta decisamente sulla stazione che qui deve avere la sua base. Dall’altra parte, c’è la Due Mari vicina alla svolta ma in equilibrio precario. La Regione proverà a mediare tra il commissario che vuole accelerare sul progetto originario e il Comune che rilancia sulla bretella della discordia. In mezzo un anno strategico, pure sul versante delle direzioni da prendere. Su strada o rotaia.