Sos medici all’ospedale: "Disagi al pronto soccorso"

Gli amministratori comunali si sono incontrati con la direttrice sanitaria "L’obiettivo è quello di rafforzare il distretto, che ha ripreso la propria autonomia" .

Sos medici all’ospedale: "Disagi al pronto soccorso"

Sos medici all’ospedale: "Disagi al pronto soccorso"

di Claudio Roselli

Carenza di organico in medicina e al pronto soccorso, ma anche proposte per la soluzione dei problemi all’Ospedale della Valtiberina . Nei giorni scorsi, i rappresentanti delle pubbliche istituzioni del comprensorio hanno dialogato con la dottoressa Assunta De Luca, nuova direttrice sanitaria della Asl Toscana Sud Est.

"In medicina – ha detto l’assessore a sanità e sociale del Comune biturgense, Mario Menichella – la situazione è migliorata con il rientro della terza dottoressa e l’aumento dei posti letto da 12 a 15, ma il reparto continua a scontare un organico sottodimensionato. La stessa mancanza si registra anche al pronto soccorso, servizio che comunque sta reggendo bene alla pressione grazie alla sinergia fra personale medico e infermieristico. Salutiamo con favore l’annuncio che ci ha dato la stessa dottoressa De Luca: mettere a punto un progetto tendente a garantire la presenza di professionisti nelle aree più periferiche, attraverso l’offerta di periodi di formazione, incentivi e accelerazioni di carriera. Per quanto concerne l’Ospedale di Comunità – ha proseguito Menichella - da parte dei sindaci è stata formulata la precisa richiesta di ristrutturazione degli ambienti, in particolar modo per ciò che riguarda i bagni e l’impianto di condizionamento".

Il bilancio di questo primo incontro è da considerare quindi positivo? "Per quanto riguarda l’ospedale di zona, abbiamo preso atto degli aspetti positivi come il reparto di chirurgia, che registra anche un ampliamento dell’urologia". E sul versante dei servizi territoriali? "L’obiettivo è quello di rafforzare il distretto, che ha ripreso la propria autonomia e anche in questo caso serve più organico. Grande merito va al dottor Giampiero Luatti, il cui ruolo vorrei definire insostituibile. In generale, i Comuni chiedono di potenziare il rapporto fra territorio e ospedale per garantire interventi sanitari appropriati e prevenire le criticità. Fondamentale, a questo proposito, sarà l’istituzione della Casa di Comunità".