SAN GIOVANNI
Approvato congiuntamente nei consigli comunali di San Giovanni e Cavriglia, la mozione presentata dal Movimento 5 Stelle – nelle persone di Tommaso Pierazzi e Massimiliano Secciani – per impegnare le rispettive giunte nei confronti del parlamento, e in tutte le sedi opportune, a sostenere le misure volte all’istituzione di un salario minimo orario per i lavoratori, del settore pubblico e privato come da proposta di legge numero 1275. "Il salario minimo legale – affermano i pentastellati – rappresenta una misura di dignità per la quale il MoVimento 5 Stelle si batte instancabilmente da ben 10 anni. Finalmente vediamo anche in Toscana un progresso significativo nella direzione dei diritti. Grazie a questa mozione, le istituzioni si impegnano a sostenere, in tutte le sedi competenti, la proposta di legge depositata alla Camera dei Deputati, a prima firma del presidente Giuseppe Conte". Il salario minimo legale, peraltro, è attivo in 22 paesi su 27 della comunità europea, una realtà che ha contribuito all’aumento degli stipendi di coloro che venivano pagati di meno.
"In Italia – ricordano sempre i 5 Stelle – un lavoratore su dieci si trova in situazione di povertà, ma durante il dibattito a San Giovanni Valdarno c’è chi preferisce non riconoscere il problema e accodarsi alla tesi del Ministro Lollobrigida che parlando degli oltre 3 milioni di italiani che chiedono aiuto per un pasto disse ‘In Italia i poveri mangiano meglio dei ricchi’". Non manca poi una frecciatina agli altri gruppi del consiglio comunale sangiovannese, per la Lega Nord ma soprattutto per le liste civiche: "La mozione a San Giovanni Valdarno è stata votata a favore dal Movimento e dal centrosinistra per San Giovanni. La lega ha votato contro mentre le liste civiche hanno preferito lasciare l’aula e non partecipare al confronto che invece riguarda molti sangiovannesi".