GAIA PAPI
Cronaca

Porcinai, commercianti dal prefetto. Cambio di rotta con più controlli. Gli artigiani: "Non basta, fate presto"

Fei e Alvisi rilevano un miglioramento della situazione ai giardini dopo il potenziamento del monitoraggio. Gli imprenditori chiedono una vigilanza continua e "maggiore attenzione a chi lavora in questa zona".

Porcinai, commercianti dal prefetto. Cambio di rotta con più controlli. Gli artigiani: "Non basta, fate presto"

Porcinai, commercianti dal prefetto. Cambio di rotta con più controlli. Gli artigiani: "Non basta, fate presto"

Altre due risse ai Porcinai avevano fatto alzare il senso di insicurezza nei negozianti della zona, tanto che le quattro associazioni di categoria avevano chiesto un nuovo appuntamento al Prefetto Maddalena De Luca. Quei casi, nell’attesa dell’incontro, sono poi diventati quattro. "Insomma è una escalation. Ma se, al tempo della richiesta dell’incontro i nostri commercianti erano scoraggiati, impauriti, demoralizzati, negli ultimi giorni, parole loro, si respira un’aria diversa" spiega Catiuscia Fei, vice direttore di Confcommercio. "Forse la combinazione: maggiori controlli delle forze dell’ordine insieme ai vigilantes privati sta dando qualche risultato, e i negozianti cominciano a vedere la luce in fondo al tunnel" continua Fei. Una situazione più tranquilla la stanno percependo anche gli associati di Confesercenti. "Negli ultimi giorni si sta vivendo un’aria diversa" spiega la direttrice Valeria Alvisi. "Certo il rifacimento estetico dei giardini sarà determinante. Una volta terminati i lavoro mi auguro che si parlerà del loro utilizzo" continua.

"Me li immagino frequentati da bambini e famiglie, con tavoli e somministrazione, utilizzando anche lo spazio dei giardini, un po’ come avvenne in piazza Guido Monaco. Le attività rappresentano un presidio importante per il territorio, portano maggiore vitalità. La sicurezza la si garantisce con un vivere le zone quotidianamente, e giardini tirati a lustro potranno spingere i cittadini a frequentarli" conclude. Meno ottimista è Leonardo Fabbroni, alla guida di Confartigianato legno: "La situazione va risolta prima che sfugga di mano, prima che diventi invivibile. E’ necessaria una collaborazione continua con i negozianti della zona, un occhio attento di quanto accade lì, 13 ore al giorno" spiega. "Ci aspettiamo che chi di dovere muova i canali giusti. Se servono 20 persone in più è necessario che arrivino. I vigilantes? O dai loro potenzialità di intervento, o è inutile. L’azione di presidio la fanno già i negozianti. E in più non so quanto possano rappresentare un deterrente" continua. "Non possiamo più accettare di essere sottoposti ad un roulette russa. E’ quanto si vive ai Porciani" spiega Franca Rizzo, presidente Cna area aretina. "Dal primo incontro con il prefetto ad oggi non so cosa sia stato fatto. O forse ciò che è stato fatto non basta. Bisogna fare di più. Non credo che il problema possa essere demandato alla vigilanza privata, la sicurezza deve essere garantita dalle istituzioni, e non sono certo gli imprenditori che si devono attrezzare per difendersi". "Stiamo vivendo una situazione pericolosa e imbarazzante per la città. Non ho memoria negli ultimi 20 anni di situazioni di questo tipo. Oggi andremo ad ascoltare le proposte, si è parlato di un protocollo sulla sicurezza. Certo è che dobbiamo togliere degrado e violenza, le modalità però non le possiamo scegliere noi".