LUCIA BIGOZZI
Cronaca

Mostra ad Arezzo. Immenso Vasari. Tutta la genialità

Da sabato il via agli eventi per le celebrazioni. Documenti rari, stampe e antichi manoscritti.

Mostra ad Arezzo. Immenso Vasari. Tutta la genialità

Mostra ad Arezzo. Immenso Vasari. Tutta la genialità

C’è un manoscritto che riporta il contratto con la firma autografa dell’artista per il monumentale affresco sulle Nozze di Ester e Assuero. Era il 1548.

C’è pure il documento che certifica la posa della prima pietra per la costruzione delle Logge Vasariane, il corridoio ad archi che affaccia su piazza Grande. E ancora: testi antichi, stampe e documenti rari per descrivere la vita di Giorgio Vasari e il suo rapporto, a doppio filo, con Arezzo. È il primo evento che apre l’anno vasariano a 450 anni dalla morte del maestro del Rinascimento che seppe intessere un rapporto professionale e di amicizia intenso con Cosimo I de’ Medici e a Firenze realizzò opere che narrarono il potere e i fasti della famiglia di banchieri: da Palazzo Vecchio agli Uffizi. Nelle sale della Biblioteca Città di Arezzo si apre domani (oggi pomeriggio l’anteprima) una mostra bibliografica che fino a febbraio 2025 collegherà in un fil rouge, musei, biblioteche e archivi aretini per celebrare il pittore, architetto e storico dell’arte. E culminerà nella grande mostra internazionale d’autunno alla Galleria d’arte contemporanea di piazza San Francesco, proprio accanto alla basilica con gli affreschi di Piero della Francesca.

Nasce da qui il progetto di mettere in rete Biblioteca, Casa Museo Ivan Bruschi, Fraternita dei Laici, Galleria Comunale d’arte Moderna e Contemporanea, Museo Archeologico, Museo d’Arte Medievale e Moderna (dove è collocato l’affresco sulle Nozze di Ester e Assuero), Casa Vasari, la Galleria Diocesana di Arte sacra, l’Archivio di Stato e il Museo Orodautore. Un viaggio in una sorta di "geografia artistica" per scoprire il contesto urbano, storico e architettonico in cui Vasari scelse di vivere insieme alla moglie Niccolosa Bacci, per poi spaziare in un più vasto ambito storico di cui fu uno dei protagonisti, nel doppio canale tra Arezzo e Firenze.

Tra i documenti nelle sale della Biblioteca, ci sono varie versioni della sua opera letteraria più celebre, Le Vite e tutti gli altri testi prodotti da Vasari oltre agli scritti successivi alla sua morte. Si tratta di opere custodite nel catalogo "Per gloria dell’arte et honor degli Artefici: Vasari scrittore e artista immortale", che dà il titolo alla mostra, suddivisa in cinque sezioni: dalle origini di Vasari e della famiglia, fin dall’arrivo del bisnonno, Giorgio di Lazzaro Taldi da Cortona, nel XV secolo, al profilo dell’architetto e pittore, al focus su Le vite in cui vengono illustrate le diverse edizioni dell’opera che segna l’inizio della storia dell’arte moderna. Si parte dall’edizione più bella e completa del 1568 stampata a Firenze presso i Giunti che seguì la princeps del 1550 di Torrentino. Nella sezione "Altri scritti dell’artista" sono comprese tutte le opere del Vasari come "I Ragionamenti" pubblicati postumi nel 1588 dal nipote Giorgio il Giovane e infine, una sezione sugli scritti e i contributi fatti al Vasari dopo la sua morte fino al XX secolo, dal Landucci a Del Vita a Cesare Guasti. "I testi manoscritti e i libri a stampa antichi e moderni e le stampe sono stati scelti per ricostruire la vita e l’attività di Vasari, prendendo spunto dal solo patrimonio della Biblioteca" dichiara la curatrice della mostra Elisa Boffa e il presidente dell’istituzione aretina Alessandro Artini aggiunge: "Siamo orgogliosi che la biblioteca esporrà in questa mostra unica nel suo genere alcune edizioni rarissime dei suoi scritti".

Gli eventi delle celebrazioni vasariane sono promossi da Comune, Fondazione CR Firenze, Fondazione Guido d’Arezzo in collaborazione con Direzione regionale musei della Toscana e Gallerie degli Uffizi.