SANSEPOLCRO
Cronaca

Montedoglio risparmia il 30%. Stagione irrigua a gonfie vele: "L’invaso resta essenziale"

Il presidente di Ente Acque Umbre Toscane Viti evidenzia le differenze rispetto al 2022 "La proroga di alcuni giorni rispetto all 15 settembre è stata richiesta dalle aziende".

Montedoglio risparmia il 30%. Stagione irrigua a gonfie vele: "L’invaso resta essenziale"

Montedoglio risparmia il 30%. Stagione irrigua a gonfie vele: "L’invaso resta essenziale"

di Claudio Roselli

Conclusa lo scorso fine settimana, con una piccola proroga ma nel rispetto dei tempi, la stagione irrigua per la diga di Montedoglio. E subito un dato balza agli occhi, come ha sottolineato l’ingegner Simone Viti (nella foto), presidente di Ente Acque Umbre Toscane: "I rilevatori indicano che è stato utilizzato il 30% in meno di acqua nel raffronto con lo scorso anno. D’altronde, le piogge cadute nei mesi di maggio e giugno hanno fatto questa differenza, rispetto a un 2022 che era stato pressochè privo di precipitazioni. La proroga di alcuni giorni rispetto alla data del 15 settembre è stata il risultato di una richiesta da parte di aziende che avevano piantato gli ortaggi. Tutto qui". All’inizio della stagione autunnale, il bacino artificiale ubicato in Valtiberina ha registrato un volume di acqua che supera di poco i 382 metri di altitudine sul livello del mare, pari a quasi 76 milioni di metri cubi; a metà maggio, era a quota 388, per cui la stagione estiva ha comportato un calo di sei metri, ma allo stesso tempo un pari aumento (cioè sempre 6-7 metri) se andiamo a rivedere la situazione di dodici mesi fa, il che potrebbe consentire tempi più veloci per il raggiungimento della quota alla quale avverrà il collaudo finale. L’ingegner Viti ribadisce il concetto in base al quale gli eventi atmosferici hanno ridotto la stagione "sostanziale" a poco meno di due mesi, proprio perché l’acqua è caduta anche a inizio luglio e di periodi di siccità particolare non ci sono stati; ciononostante, Montedoglio si è confermato essenziale per garantire la risorsa alle utenze.

Già nel corso della settimana oramai prossima all’epilogo, è ripresa la fase di accumulo che porterà verso la fase finale di collaudo, anche se la quota massima dista ancora una decina di metri e altri 70 milioni di metri cubi circa di acqua. Il nuovo livello massimo è fissato a 393,60 metri di altitudine, dal momento che il nuovo muro di sfioro completato un anno fa è stato abbassato di un metro; una volta raggiunto, le condizioni meteo dovranno rimanere buone per una quindicina di giorni, tempo necessario per far rimanere la quota massima. Una cosa è certa: non siamo ai minimi dello stesso periodo del 2022, quando lo specchio si era sensibilmente ritirato e questo è benaugurante per il futuro.