GAIA PAPI
Cronaca

"Informazione, questa sconosciuta". Rete mangiatutto e febbre social

Alla Scuola di educazione civica la trasformazione in corso nell’universo della comunicazione "Viviamo una realtà virtuale in balìa del caos": la testimonianza di Ivo Brocchi, le vie d’uscita.

"Come è cambiata l’informazione nell’ultimo mezzo secolo". Di questo parlerà il giornalista Ivo Brocchi ai ragazzi del liceo scientifico nell’ultima lezione della scuola di educazione civica, nata da un’idea di Stefano Tenti. "Per leggere un tema del genere va capito come è cambiata la società. L’informazione non è staccata dal mondo, ne è parte".

Quindi come è cambiata l’informazione?

"In peggio come qualità. Per spiegarlo farò una fotografia degli anni ‘70-‘75, rispetto a quella di oggi. Mentre la foto del passato è semplice, fatta di cinque voci, oggi è fatta di un mondo complicato, dove la rete sta mangiando tutto, soprattutto i rapporti tra chi legge e chi produce".

Partiamo dagli anni Settanta... "I giornali erano in buonissima salute, c’erano i grandi e i piccoli giornali e quelli di partito. Poi c’era la Rai, mentre le tv private nascevano a fine anno, ancora fuori legge. Con il tempo vennero garantite le concessioni, ne nacque una giungla. Arriva il fenomeno delle tv locali: Berlusconi crea due canali: Italia 1 e Canale 5 salvate da Craxi con un decreto. Da quel momento fu plateale la connessione tra politica e editoria".

Le tv poi modificheranno l’informazione…

"Sì, modificano le modalità con cui i cittadini si informano. I giornali, infatti, pur continuando a non avere problemi di vendita, cominciano a notare un calo. La tv è strumento più facile. Il giornale costringe ad essere attivo. E poi l’informazione viene destrutturata da un serie di soggetti: non viene più veicolata solo attraverso i tg, ma diventa argomento nei talk show".

In seguito arriva internet…

"Dopo una prima fase in cui i telefonini raggiungono cifre a pochi accessibili, con il crollo dei prezzi tutti avranno un cellulare in tasca e la comunicazione avviene sui telefonini. Questo modifica ancora di più il fare e ricevere info, dando l’illusione di non essere solo uno che trova, ma che può anche di interagire".

Arriviamo ai nostri anni...

"Sì, quelli in cui viviamo in una realtà virtuale, una confusione pazzesca. Ci sono mille fonti di informazione e l’utente tende a scegliere sempre la stessa o quella più facile. In questo caos spiegherò la differenza tra informazione e comunicazione".

La rete è la vera rivoluzione? "Evoluzione-involuzione, perchè l’informazione è massacrata. Per non parlare dei social. Il cittadino non riconosce più la vera informazione. Ci sono tentativi per mettere freni, ma non funziona sulla rete. Noi cittadini siamo vittime e carnefici se non scegliamo l’informazione buona".