"Governance" dei Cammini: scatta l’appello

Il vicepresidente del consiglio regionale, Marco Casucci, chiede una governance dei Cammini di Francesco in Toscana per gestire l'aumento dei camminatori e le ricadute economiche. La Valtiberina richiede una struttura di gestione adeguata per sfruttare l'opportunità di sviluppo economico.

"Governance" dei Cammini: scatta l’appello

"Governance" dei Cammini: scatta l’appello

SANSEPOLCRO

"L’assessore Leonardo Marras, in occasione dell’ultima seduta del consiglio regionale, avrebbe dovuto finalmente rispondere alla mia interrogazione sulla creazione di una ‘governance’ dei Cammini di Francesco in Toscana; tuttavia, una risposta da questo punto di vista, ad una specifica richiesta, non c’è stata". Così ha dichiarato Marco Casucci, vicepresidente del consiglio regionale, ricordando un particolare non secondario: "Il fenomeno dei cammini francescani interessa tutta la Toscana e, in occasione degli anniversari del prossimo biennio 2024–2026 (stigmate, giubileo e morte del serafico), vedremo aumentare ancora di più il numero dei camminatori che percorrono i sentieri, con importanti ricadute economiche nei territori interessati. Serve pertanto una legge regionale che ne garantisca un’organizzazione strutturata: molto spesso, infatti, la gestione di questo fenomeno ricade sotto i confini amministrativi comunali, però mancano un’azione e un coordinamento unitario", conclude Casucci in merito alla risposta dell’assessore Marras. "La Valtiberina rappresenta il punto finale del percorso toscano dei Cammini di Francesco, da dove poi si prosegue in Umbria fino ad Assisi oppure verso Roma; è per questo motivo che percepiamo in maniera maggiore, rispetto ad altri territori, la necessità di una ‘governance’ toscana sui Cammini: è un importante opportunità di sviluppo economico da cui il nostro territorio può trarre beneficio solamente grazie ad una struttura di gestione adeguata". Sono parole di Luca Ciavattini (nella foto), segretario della Lega Valtiberina.