Quella voce che unisce il mondo: ad Arezzo la giornata della radio

Celebrazione voluta dall'Unesco. Apertura gratuita del Museo dei mezzi di comunicazione di Fausto e Valentina Casi e convegno all'auditorium Ducci. La prima trasmissione di Marconi e l'atterraggio sulla luna. Giornata in diretta su Radio Fly

Fausto e Valentina Casi

Fausto e Valentina Casi

Arezzo 14 febbraio 2019 - "Qui, sono le Nazioni Unite che parlano ai popoli di tutto il mondo”. Era il 13 febbraio 1946 ed era la prima volta che il mondo veniva unito da una voce grazie alle frequenze radio e all’invenzione di Guglielmo Marconi il primo italiano ad ottenere il Premio Nobel della fisica. Proprio per celebrare la più grande invenzione della storia l’Unesco il 13 febbraio si celebra la giornata mondiale della radio. E quest’anno al centro delle celebrazioni c’è Arezzo grazie al Museo dei mezzi di comunicazione. Oggi il direttore e il vicedirettore del Museo, Fausto e Valentina Casi, saranno alle celebrazioni fiorentine, poi sabato l’evento si sposterà ad Arezzo al Museo di via Ricasoli,che sarà aperto gratuitamente per tutta la giornata, e all’auditorium Ducci per un convegno a cui interverranno il sindaco di Arezzo Ghinelli, Luigia Besi presidente Unesco Arezzo, Vittorio Gasparrini presidente Unesco Firenze, Angela Maria Motta della sede regionale Rai Toscana, Don Vittorio Gepponi docente di diritto canonico del Vaticano, Giuseppe Misuri presidente nazionale Cisar ed editore di Radio Fly, la radio che trasmetterà la giornata in diretta, Fausto Casi e Valentina Casi in rappresentanza non solo del Museo ma anche dell’associazione italiana radio d’epoca.

“Una giornata che risveglia l’orgoglio nazionale - sottolinea Fausto Casi - perché è stato Marconi a inventare le onde radio che ci permette di celebrare la radio, l’unica invenzione capace di tenere testa alle maggiori tecnologie, un mezzo che arriva dall’uomo all’uomo, garanzia di pluralismo e unico mezzo di comunicazione in caso di calamità”. Ma la storia con le sue date irrompe nella giornata che è anche l’occasione per ricordare che nel 1901 Marconi fece il primo collegamento da Londra con l’America, poi nel 1930 dalla baia di Genova a bordo della nave Elettra con un segnale elettromagnetico accese le luci della città di Sidney in Australia e nel febbraio del 1931 l’inaugurazione di Radio Vaticana con il discorso di Pio XI, il primo radio messaggio pontificio della storia, in latino, alla presenza dello stesso Marconi che realizzò anche l’emittente che annuncia: “Con l'aiuto di Dio, che tante misteriose forze della natura mette a disposizione dell'umanità, ho potuto preparare que­sto strumento che procurerà ai fedeli di tutto il mon­do la consolazione di udire la voce del Santo Padre”. Marconi riuscì infatti a collegarsi con Stati Uniti, Australia, Canada.

“Alla giornata saranno presenti anche i ragazzi dell’iris Galilei - spiega Casi - e sarà un’occasione per spiegare come è nata la radio e come sono cambiate le frequenze in questi 50 anni, le stesse che hanno permesso all’uomo di arrivare sulla luna proprio 50 anni fa grazie alle comunicazioni che hanno collegato gli astronauti e le navicelle spaziali con la terra e permettendo sia l’allunaggio sia l’atterraggio e di come sia stato possibile attraversare lo spazio”.        ". .