C’è un po’ di Siena dietro il successo dell’ItalVolley a Rio

Sebastiano Cencini "cura" i muscoli degli azzurri

Cencini col campione Manu Ginobili

Cencini col campione Manu Ginobili

Siena, 21 agosto 2016 - Nel sogno olimpico della Nazionale italiana di volley c’è un pezzettino di Siena che cura i potenti muscoli degli azzurri e vive con la squadra allenata da coach Gianlorenzo Blengini. Stiamo parlando di Sebastiano Cencini, senese classe 1986, fisioterapista dell’Italvolley e un passato importante alla Mens Sana Basket dal 2012 al 2014. In realtà Cencini collaborava con la Nazionale di pallavolo già dal 2011.

"Stiamo vivendo un sogno a occhi aperti", racconta Cencini dopo l’epica vittoria nella semifinale contro gli Stati Uniti per 3 set a 2. "E’ stata una partita che rimarrà impressa nella memoria di tutta Italia, è stata scritta una vera e propria pagina di storia dello sport". Parlando con Sebastiano Cencini si ha la sensazione di toccare con mano quanto sia speciale l’esperienza a cinque cerchi per chiunque vi prenda parte, sia che sia un atleta, sia che si tratti di un addetto ai lavori come il fisioterapista senese.

"Le giornate a Rio sono tanto impegnative quanto belle - racconta - Vivere dentro al villaggio olimpico è incredibile, a pranzo capita di incontrare Michael Phelps, Rafa Nadal o Federica Pellegrini. Idoli assoluti che, guardandoli in tv, sembrano quasi irraggiungibili. Certo, c’è anche molto da lavorare. I ritmi sono scanditi da allenamenti e terapie con gli atleti. Si tratta di un’esperienza indimenticabile sia professionalmente che umanamente". Vivere una passione, quella sportiva, e vivere un sogno, quello di un oro olimpico.

Il risultato sempre cercato, più volte sfiorato, ma mai raggiunto dall’Italvolley. Forse scaramanticamente, Cencini non usa mai la parola oro e se gli viene chiesto quale sia il ricordo più bello che si porterà sempre con sè dopo Rio 2016, la risposta è: "Domandatemelo dopo la finale". Il pensiero va anche a Siena. "Nonostante già collaborassi con la Nazionale prima della Mens Sana, quella in biancoverde è stata un’esperienza molto significativa che ha voluto dire molto per me".

Una professionalità importante, quella di Cencini, che sta dando i suoi frutti anche a Rio 2016. "Saudade? Si, certo che c’è. Ma c’è anche la volontà di tornare a casa con un grande risultato in mano. Già la finale olimpica è un risultato straordinario. La partita con il Brasile sarà l’ostacolo più duro. Ce la metteremo tutta".