Valdera: tasse non pagate: resa dei conti

Spedite le lettere: in arrivo duemila ingiunzioni. Caccia ai morosi

In queste ore stanno arrivando nelle case di tante persone della Valdera ingiunzioni per le tasse non pagate

In queste ore stanno arrivando nelle case di tante persone della Valdera ingiunzioni per le tasse non pagate

Pontedera, 25 marzo 2015 - Duemila «letterine» da spedire ad altrettanti contribuenti della Valdera. L’Unione continua così la sua lotta ai furbetti che si «dimenticano» di pagare le tasse. Le letterine in questione, infatti, sono nientepopodimeno che ingiunzioni fiscali. Un’ultima chiamata dunque per i morosi che, oltre a togliere il sorriso a molti, farà sicuramente tornare la memoria (almeno) ad alcuni di loro. L’oggetto dell’amara missiva riguarderà il mancato pagamento della tassa sulla casa e della tassa sui rifiuti: due appuntamenti non particolarmente amati che qualcuno – talvolta puntualmente – salta. In questi giorni l’ufficio Tributi e riscossione coattiva di via De Chirico ha firmato la determina per avviare il procedimento. Il servizio  di stampa automatizzata (delle prime 2mila ingiunzioni) è stato affidato alla ditta empolese Irisco srl per poco più di 2.300 euro; mentre il servizio di notifica (delle prima 1.400) è stato assegnato alla City servizi, la cooperativa pisana pisana che si occuperà della consegna con un esercito di notificatori abilitati al costo di oltre 6.800 euro. A conti fatti, quindi, l’intera operazione – portata a termine attraverso la piattaforma Smart – comporterà uno stanziamento di poco superiore ai 9mila euro, da segnare in bilancio.

Quella messa a punto però è soltanto il primo passo di un lungo camminato, e le 2mila ingiunzioni fiscali soltanto una stima al ribasso delle molte altre che verranno effettivamente inviate. La «patata bollente», infatti, è in mano alle amministrazioni che nelle prossime settimane dovranno andare a caccia di morosi, spulciando i propri archivi. La pila di lettere da consegnare è quindi destinata a crescere, così come la spesa per spedirle. A questa tranche – messa in previsione di spesa, facendo una stima della corrispondenza epistolare – ne seguiranno tante altre. I singoli Comuni sono al lavoro per completare l’elenco dei morosi: l’invio dei solleciti avverrà nel giro di un mese. Nelle settimane scorse, l’Unione si è messa a caccia anche dei morosi della scuola. Un buco di oltre 394.918 euro nelle casse dell’Unione per mensa e pulmino non pagati. Sono 1.562 le famiglie che si vedranno recapitare nei prossimi giorni una lettera di messa in mora per non aver saldato il conto negli ultimi quattro anni. L’Unione ha impiegato tre mesi per scoprirle, spulciando le liste di ciascun istituto, e adesso passerà alla fase di «attacco»: al mancato saldo in sanatoria seguirà il recupero coattivo.