Pitti Filati al via con ottimismo, ma il fatturato del settore è in calo: -2%

Firenze, 30 giugno 2015 - Pitti Filati mette in scena la sua edizione numero 77 (dal 1° al 3 luglio alla Fortezza da Basso di Firenze) con il consueto contrasto tra i dati negativi del settore e la vitalità e creatività degli imprenditori che non si arrendono a una crisi che sembra non finire mai. In effetti, i dati sulla filatura italiana nel 2014  (forniti dal Centro Studi di Sistema Moda Italia) sono poco incoraggianti: per il terzo anno consecutivo, l'industria italiana della filatura archivia un risultato negativo: -2% del fatturato che si attesta su 2,9 miliardi di euro circa. Anche il valore della produzione risulta in flessione, facendo registrare una variazione tendenziale del -2,7%. Nel corso del 2014 l'export è rimasto caratterizzato da dinamiche di segno negativo: in diminuzione del 3%, scende a quota 871 milioni di euro (valore che aveva nel 2008).

I problemi ci sono stati sia sul mercato estero che su quello interno: infatti, se sui mercati internazionali il filato made in Italy ha faticato, a livello italiano la domanda è rimasta debole. Infatti, il mercato nazionale non si è rivelato pienamente soddisfacente: il consumo apparente, al lordo delle scorte, è stimato in calo, anche se in netto rallentamento (-1,2%) rispetto alle ben più gravose variazioni rilevate nel 2012-2013.

Per la filatura italiana l'anno in corso si apre ancora con segnali in chiaroscuro. In particolare, sulla base delle rilevazioni Istat, nei primi quattro mesi del 2015 l'indice di produzione industriale relativo alla filatura mostra una flessione non marginale, pari al -8,5%. Nel periodo gennaio-marzo 2015 anche l'export della filatura resta interessato da una dinamica di segno negativo ed accusa una nuova flessione, corrispondente al -4,1%.

In questo clima, dunque, parte questa edizione di PItti Filati, con 136 marchi internazionali (29 esteri) che presentano l'anteprima mondiale autunno-inverno 2016-2017 delle collezioni di filati per maglieria. Negli stand, ricchi di colori e creatività, si attende l'arrivo di tanti compratori da tutto il Mondo e soprattutto, l'arricvo di una ventata di ottimismo per voltare pagina e invertire la tendenza negativa.