Verso Siviglia-Fiorentina: il doppio ex Maresca tifa per gli spagnoli

Siviglia, 4 maggio 2015 - A Firenze ha giocato 25 partite, segnando 4 reti e non lasciando una traccia indelebile. Enzo Maresca fu uno dei protagonisti della Fiorentina di Emiliano Mondonico, quella appena ritornata in serie A nel 2004/2005 e che si salvò con sofferenza. L'anno successivo andò al Siviglia (il prossimo avversario della Fiorentina nelle semifinali di Europa League) dove in quattro stagioni ha vinto parecchio: due volte la Coppa Uefa (l'attuale Europa League), una Supercoppa europea, una Coppa di Spagna e una Supercoppa di Spagna. 

Il feeling tra Maresca e l'ambiente viola, con i tifosi in particolare, non è mai decollato e certo non lo farà oggi dopo la sua dichiarazione al quotidiano andaluso Abc de Sevilla, in merito alla sfida tra viola e biancorossi (andata giovedì 7 maggio): "Sono italiano e ho giocato in entrambe le squadre, ma sinceramente spero che vinca il Siviglia", dice Maresca che ricorda come il suo periodo da calciatore nella splendida città sul Guadalquivir sia stato molto più positivo e importante, anche per la sua vita: "Siviglia e il Siviglia sono quasi come la mia prima casa. Il mio periodo lì non è stato normale: è stato molto speciale". 

Maresca elogia la squadra viola (in particolare cita Gomez, Pizarro e Mati Fernandez) e il suo tecnico, Vincenzo Montella: "Sta facendo un ottimo lavoro, gli piace mantenere il possesso palla", ma attribuisce alla Fiorentina solo il 40% di possibilità di passare il turno. Il suo cuore è tutto per il Siviglia ("avevo già vinto nella Juventus, ma dove ho imparato a vincere è stato a Siviglia") e, come osserva l'intervistatore, Roberto Arrocha, "habla como sevillistas", ovvero "parla come i tifosi del Siviglia".

In effetti, non c'è dubbio che a Siviglia Maresca (centrocampista dotato di buone qualità tecniche, incisivo soprattutto nel ruolo di regista avanzato) abbia vissuto stagioni importanti (soprattutto le prime due) e abbia conosciuto la compagna della sua vita, Maria Jesus Parente. Tuttavia, un giocatore italiano che, comunque, ha vestito anche la maglia viola, un po' più di diplomazia poteva usarla.