Fiorentina: applausi, rabbia e rimpianti

Il commento

Roberto Davide Papini

Roberto Davide Papini

Firenze, 25 aprile 2016 - Perdere fa male, perdere con la Juventus fa doppiamente male. Perdere con la Juventus nella gara che, di fatto, consegna lo scudetto ai bianconeri? Triplo "dolore", sempre sportivamente parlando. 

Eppure, alla fine dell'incredibile serata di Fiorentina-Juventus, è giusto applaudire una squadra viola che ce l'ha messa tutta, ha dominato per larghi tratti, ha mostrato intensità, grinta, voglia di vincere e di regalare ai suoi tifosi una bella soddisfazione. E' stata una Fiorentina che ha messo in difficoltà la Juventus, cioè la squadra più forte d'Italia, e che è incappata in una serata storta sotto diversi punti di vista.

Molto storta è stata la serata dell'arbitro Tagliavento e dei suoi collaboratori (ingiusto l'annullamento del gol di Bernardeschi sullo 0-0 e molto discutibile il mancato rigore su Alonso a fine primo tempo), ma non vanno dimenticati gli errori della difesa sui due gol bianconeri (alla Juve va riconosciuto il merito di capitalizzare le pochissime occasioni create) e l'errore di Kalinic dal dischetto quando, alla fine, un rigore è arrivato. Stortissima è stata la serata dal punto di vista della fortuna: lo stesso Kalinic ha colpito un palo e una traversa, quest'ultima proprio nel recupero.

La Fiorentina meritava di più sul campo e certo merita gli applausi per come ha giocato. Tuttavia, si merita anche qualche tirata di orecchie: se contro Verona, Frosinone, Sampdoria, Empoli e Udinese (il famoso "calendario favorevole": tre pareggi e una sconfitta, con la sola parentesi vittoriosa col Sassuolo) avesse messo la metà dell'intensità e della grinta mostrata con la Juventus, oggi non si troverebbe a dover difendere il quinto posto, ma sarebbe in lotta per il quarto e forse anche per qualcosa di più. Quei punti persi (ma soprattutto quelle prestazioni deludenti) restano difficili da digerire e non possono non sollevare molti rimpianti e, a ripensarci, fa anche rabbia.

Tuttavia, la stagione della Fiorentina di Paulo Sousa resta positiva, il tecnico portoghese ha fatto un ottimo lavoro. Ora occorre finire alla grande e poi si faranno conti e bilanci, per poi ripartire più forti imparando anche da serate storte come quella contro la Juventus.

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