Roberto Davide Papini
Firenze, 24 ottobre 2016 - Al gol di Di Gennaro (pronti, via, Cagliari in vantaggio, viola sotto al 1') le belle sensazioni lasciate dalla Fiorentina nella sfida di Europa League sono svanite e ai tifosi viola pareva di dover rivedere un copione già visto in questa stagione. L'incubo, però, è durato pochi minuti perché nonostante qualche altro sbandamento difensivo, la Fiorentina ha cominciato a prendere campo e coraggio (soprattutto grazie a Ilicic) e in mezz'ora ha annichilito il Cagliari con Kalinic e Bernardeschi.
Ora, nello sport (molto popolare a Firenze) di vedere comunque il bicchiere mezzo vuoto, si potrebbe puntare l'attenzione sui tre gol subiti di testa con difesa piuttosto immobile, ma sarebbe davvero troppo. Senza nascondersi le (molte) cose ancora da migliorare è giusto celebrare una rinascita della Fiorentina che dimostra come il successo di copppa contro lo Slovan Liberec non era solo dovuto alla modestia degli avversari. Su un campo finora imbattuto in campionato (dove, nella storia, i viola hanno vinto pochissimo), contro una squadra in gran forma, la Fiorentina ha superato con noncuranza lo choc iniziale e ha travolto gli avversari segnando tantissimo. In particolare Kalinic sembra tornato quello scorso anno con i suoi cinque gol in quattro giorni. Ma alla grande è andato anche Bernardeschi, e poi Tello, Ilicic. Borja Valero.
In più, dimostrando (anzi confermando) intelligenza e capacità di adattarsi alle situazioni, Sousa ha cambiato ancora assetto e, alla fine, ha avuto ragione lui. Tutti problemi sono superati? Affatto, ma per lo meno questo "pokerissimo" a Cagliari è un'ottima spinta per ripartire. Ora va achiviato, mercoledì sera arriva il Crotone e snobbare i calabresi sarebbe molto pericoloso.
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