Arezzo Wave verso i festival internazionali. Valenti: nuovi gemellaggi dopo Milano

Accordo di collaborazione a ottobre con il Bime di Bilbao, la Fondazione curerà la parte italiana del festival basco. Talenti e sapori toscani nell'edizione milanese

Mezzosangue

Mezzosangue

Arezzo 29 giugno 2017 - Una Milano caldissima ha accolto con successo Arezzo Wave 2017 dal 22 al 23 giugno. "Sul piano musicale si è chiuso il percorso di valorizzazione dei migliori artisti emergenti italiani - spiega Mauro Valenti a chiusura del festival - venti le proposte regionali e tre i gruppi finalisti di Arezzo Wave Music School provenienti da tutte le scuole superiori d'Italia.  Il pubblico pomeridiano  non si è fatto scoraggiare dai  40 gradi all'ombra. Hanno ricevuto premi da Ibs.it la band sarda Mac and The Bee, e il one man band romano Black Snake Moan. Tommaso Dugato ha vinto invece il premio per Arezzo Wave Music School 2017 powered by Skuola.net. A quest'ultimo il premio della Società Italiana degli Autori ed Editori. Vanno invece al vincitore del contest "adulto" Arezzo Wave Band i vari premi tra cui i 1000 euro di Doc Servizi, partner di Arezzo Wave 2017 così come in altre iniziative recenti sempre a Milano (in particolare sulla sicurezza agli eventi al tempo del terrorismo). Tra le  proposte internazionali il gruppo basco Belako, per la prima volta in Italia, i belgi Baloji, che il giorno dopo hanno suonato a Glastonbury, e il gruppo portoghese creato da Nelson Graf Reis, We Bless This Mess, con più di 50 date internazionali all'attivo nei mesi passati, e i Temenik Electric, un ponte tra il mondo arabo e l’Europa come solo Marsiglia sa fare. Artisti che rappresentano i gemellaggi internazionali di Arezzo Wave con Etep, Mama Paris, Bime Bilbao, MIL e West Way Lab dal Portogallo. Tra le conferme nazionali El V & The Gardenhouse, che ha portato nel Parco Forlanini il sound della Jamaica, il Management del Dolore Post Operatorio,  e i Sonars, scoperti da Arezzo Wave e ormai presenti nei più grandi eventi internazionali del 2017.I personaggi più acclamati  Rocco Hunt e soprattutto Mezzosangue,  romano che ha preso  per mano il pubblico milanese facendolo cantare anche in dialetto, un  nuovo Caparezza che si presenta sul palco con il volto coperto è già si annuncia un’icona della nuova scena hip hop italiana".

"Ma  Arezzo Wave non è solo musica _ spiega mauro Valenti _  ma anche e soprattutto incontri, progetti e prospettive future. Con il dipartimento per l'esportazione della musica italiana all’estero della FAWI (Italian Music Office) si sono tenuti  due incontri: uno su come e cosa fare per andare a suonare all'estero (consigli fondamentali per le band), e l’altro nell’Auditorium Demetrio Stratos di Radio Popolare  con Marzia Santone di Europa Creativa, dove si sono rese chiare le modalità e i passi per i possibili finanziamenti da parte della Comunità Europea per progetti culturali e musicali". E per far conoscere le specialità nostrane, prima dei concerti di Liana Marino e Midihands (le best band del Molise e della Puglia), c’è stato un aperitivo toscano che ha aperto i tre giorni di festa.

"A Milano, poi, il Bime di Bilbao ha ufficializzato un accordo di collaborazione per l'edizione di ottobre 2017 con Arezzo Wave, che sarà il curatore della parte italiana del festival basco, il più grande contenitore di festival e altri professionisti spagnoli e latino americani- continua Valenti - Tunecore, piattaforma musicale americana sbarcata da poco in Italia, ha rinnovato il suo coinvolgimento rafforzandolo per il futuro. Anche IBS.it, Skuola.net e Smemoranda, tutti presenti al Festival, si sono detti lieti di condividere nuovi progetti, così pure Weber che porterà i gruppi di Arezzo Wave in giro per l’Italia, la Regione Toscana a noi vicina in terra "straniera" a Milano, e la Società Italiana degli Autori ed Editori che ha sostenuto i giovanissimi musicisti. Doc Servizi ha avuto il duro compito di gestire l’organizzazione e il contenitore degli eventi e a loro va il nostro grazie, come al pubblico numeroso accorso sfidando il caldo implacabile. La Fondazione Arezzo Wave ha portato a Milano una quindicina di “aretini doc”, responsabili da tempo dei ruoli più importanti del Festival. Con loro hanno riscosso un successo ancor maggiore i prodotti offerti nel buffet di apertura dalle aziende aretine e toscane"