Bufera politica a Pergine sulla fusione con Laterina
Arezzo, 13 ottobre - A Pergine Valdarno è bufera politica tra l’amministrazione comunale e l’ex sindaco Massimo Palazzeschi. Oggetto del contendere, la fusione con Laterina, fortemente caldeggiata dalla giunta Neri e criticata aspramente da Palazzeschi che, nei giorni scorsi, aveva parlato soprattutto della frazione di Montalto, che con il nuovo assetto istituzionale rischierebbe di perdere peso e di ritrovarsi ai margini. Una chiave di lettura che non è piaciuta all’attuale vice sindaco di Pergine , che ha ironizzato sul fatto che Palazzeschi si ricordi ancora di Montalto e si dichiari preoccupato per il futuro dei suoi abitanti.
“Ad essere sincero – ha aggiunto – avrei apprezzato di più se si fosse ricordato degli abitanti della più popolosa frazione del Comune di Pergine Valdarno e delle loro problematiche durante gli anni del suo mandato, ma purtroppo non possiamo avere tutto”. Gragnoli ha comunque aggiunto di non aver alcuna intenzione di polemizzare con Palazzeschi, che è libero di esprimere la propria opinione, ma è intervenuto per mettere in evidenza la “straordinaria attenzione”, che l’attuale Amministrazione ha, da sempre, rivolto al problema dei giardini pubblici di Montalto, e di rivendicare il lavoro svolto in questi anni, in particolare dal suo assessorato, per cercare di risolvere la questione.
Dal canto suo Palazzeschi, riguardo all’accusa di aver fatto poco o niente per la frazione di Moltalto, ha ricordato che il lavoro portato avanti dalla sua amministrazione è sotto gli occhi di tutti. “Sono state fatte opere pubbliche, istituiti servizi pubblici importanti, e sono intervenuto contro la fusione per dire proprio agli abitanti di Montalto che con il Comune di Pergine hanno ottenuto molti servizi e opere pubbliche, mentre con l’eventuale fusione otterranno ben poco e diventeranno una frazione di Laterina – ha detto Palazzeschi – . Dopo trent’anni che si è cambiato nome in Montalto, proprio per marcare la differenza , non vorrei che si ritornasse ad essere Laterina stazione, dato che la sede del nuovo comune fuso è proprio a Laterina paese, come è scritto nella legge regionale”. Il percorso verso la possibile fusione è comunque avviato, anche se saranno i cittadini, attraverso il referendum, decidere quale direzione prendere.