AREZZO 13 maggio 2012 - E' il Papa Day. Giornata storica, quella della visita di Papa Benedetto XVI ad Arezzo, laprima in Toscana. Ad accoglierlo più di 30mila fedeli.

"La Nazione" nelle mani di Papa Benedetto XVI. Il nostro direttore, Gabriele Canè, ha partecipato in vescovado alla toccante cerimonia del "baciamano" e in questa occasione solenne ha consegnato al Pontefice una copia del fascicolo speciale che il nostro giornale ha pubblicato per celebrare la visita del Papa ad Arezzo.
 

ORE 19.20 Papa Benedetto XVI ha lasciato Sansepolcro. Ha ripreso l'elicottero destinazione la Città del Vaticano. Si conclude così all'aviosuperficie della città Biturgense la visita aretina del Papa.

ORE 19.15 Il Papa sta per lasciare Sansepolcro. La visita in terra aretina si sta per concludere, con una tappa in meno, orfana di La Verna.

ORE 19.00 Mentre il Papa stava tenendo il suo discorso nella Concattedrale è arrivata l'ufficialità  dell'aunnullamento del la visita a La Verna. Dal Vaticano sembra arrivata la promessa di un prossimo ritorno.

ORE 18.25 Il Papa è entrato a Sansepolcro. Dopo i saluti sta percorrendo la navata e adesso è in preghiera. Poi è uscito accolto da un bagno di folla. Tantissimi i fedeli che lo hanno atteso sotto la pioggia battente.  "Oggi vi e' particolare bisogno che il servizio della Chiesa al mondo si esprima con fedeli laici illuminati, capaci di operare dentro la citta' dell'uomo, con la volonta' di servire al di la' dell'interesse privato, al di la' delle visioni di parte". Lo ha detto il Papa nell'incontro con la cittadinanza di Sansepolcro. In politica, dunque, bisogna mettere al bando gli egoismi: il bene comune - ha scandito - conta di piu' del bene del singolo, e tocca anche ai cristiani contribuire alla nascita di una nuova etica pubblica".

Al centro della riflessione di Benedetto XVI nella cittadina toscana, e' stata dunque "la giusta relazione tra sfera politica e sfera religiosa". La fede in Dio non spinge i credenti ad estraniarsi dalla realta' terrena, ma, ha spiegato il Papa teologo, "porta alla piena liberta' per gli altri e ad edificare una citta' dell'uomo retta dalla giustizia e dalla pace".
Nel suo discorso, Ratzinger ha citato Sant'Agostino che, ha detto, "vede nella storia la presenza di due amori: 'amore di se'', che porta all'indifferenza per Dio, e 'amore di Dio'".

Il papa ha visitato la cattedrale di San Giovanni Evangelista, a Sansepolcro, dove è giunto da Arezzo con l'elicottero dell'aeronautica militare, sotto la pioggia, accolto da una folla con gli ombrelli.

Prima tappa e' stata la visita alla Concattedrale. Al suo ingresso Benedetto XVI e' stato accolto da tre bambine, vestite A riceverlo, all'arrivo nell'aviosuperficie di Sansepolcro, il sindaco Daniela Frullani. Gesti affettusi reciproci hanno caratterizzato i minuti di dialogo fra i due.

ORE 18.00 Il Papa è atterrato a Sansepolcro, ad annunciarlo, come ad Arezzo, il suono delle campane. Sta diluviando, ma i fedeli
lo stanno attendendo. Sarà la musica di Bach a riceverlo suonata dall'organo della cattedrale biturgense che sta per vivere un momento importante, che il maltempo ha cercato di rovinare.

A riceverlo il sindaco di Sansepolcro.

ORE 17.30 L'elicottero del Papa è ripartito dallo stadio. I fedeli lo stanno attendendo a Sansepolcro sotto una pioggia battente. Se il tempo dovesse migliorare potrebbe raggiungere La Verna in serata, prima di rientrare a Roma. Al convento-santuario che sorge nel luogo dove San Francesaco ricevette le stimmate, era prevista anche la presenza del sindaco di Firenze Matteo Renzi, accompagnato dal Gonfalone della citta' e dal Gruppo tradizionale dei Paggi con le chiarine, e dei quattro ministri generali degli Ordini Francescani, presenti con i loro consiglieri.

Per l'occasione nel santuario si erano radunate le varie comunite' dei francescani e delle monache clarisse della Toscana e le religiose che vivono su questo territorio. A salutare il Pontefice a nome di tutti i francescani sarebbe toccato al ministro generale dei Frati Minori, fra Jose' Rodriguez Carballo. 

ORE 17.00 La Papa - mobile è ripartita, direzione stadio. 

ORE 16.48 Il Papa si è affacciato alla finestra del Palazzo Vescovile per l'omaggio che gli renderanno i musici e gli sbandieratori di Arezzo. La notizia ora è certa, salta la visita a La Verna per il maltempo. Questo comporterà un cambiamento repentino del programma, per cui il Papa sarà a Sanspolcro per le 17.30. Anticiperata quindi tutti gli appuntamenti  della giornata biturgense.

ORE 15.15 Il presidente Monti ha lasciato la Cittadella della Pace, Rondine, dopo aver parlato con una trentina di ragazzi e sta tornando a Roma. A breve il Papa si affaccerà al palazzo Vescovile per assistere al saluto della città, tra bandiere e chiarine, ma su Arezzo si sta abbattendo una fastidiosa ed intensa pioggia.

ORE 14.15 
Monti è a Rondine e sta parlando con i ragazzi della Cittadella della Pace, per parlare del futuro. "Non arrendetevi ora" ha detto ai giovani che gli hanno rivolto alcune domande.  Dopo

ORE 12.20 Il presidente del Consiglio Mario Monti è arrivato a Rondine Cittadella della Pace, il premier incontrerà a breve il presidente di Rondine, Franco Vaccari, visiterà lo studentato, il museo e incontrerà i 30 studenti presenti nel borgo. Seguira' un pranzo, quindi la cerimonia della consegna della 'Rondine d'oro' a Veronica, una studentessa della Sierra Leone. Infine Monti insieme al presidente Vaccari si rechera' nel teatro di Rondine per ascoltare le testimonianze di uno studente abkhazo e di una studentessa indiana, e terra' un discorso.

ORE 12.15 Inizia a piovere, i pellegrini sfollano, mentre il Papa entra in Palazzo Vescovile per il pranzo con i prodotti tipici della nostra terra con tutti i vescovi della Toscana.

ORE 12.05 Il Papa, a bordo del suo scranno mobile, sta abbandonando la cappella della Madonna del Conforto e si dirige verso il salone di San Donato.

ORE 11.55 Il Papa entra il Cattedrale, tra l'evidente commozione del Vescovo. Percorre la navata a bordo di uno scranno spinto da due diaconi, accolto dalle note di Roberto Fabbriciani.

Il Vescovo mostra a Benedetto XVI i dettagli dell'Arca di San Donato, dietro alla quale il Papa si è raccolto per qualche minuto in preghiera, prima di sostare davanti alla Madonna del Conforto, dinanzi all'immagine più cara al sentimento popolare degli aretini. 

A seguire lo spostamento al Palazzo Vescovile per il pranzo. 

ORE 11.40 La messa è finita. Inizia il lento deflusso dal Prato. Poi il trasferimento in auto nella cattedrale chiusa al pubblico e rinnovata per l'occasione. 

ORE 11 LA COMUNIONE Il Papa è sceso dal palco per la comunione che lui stesso sta celebrando. Distruirà le ostie a 30 uomini, donne e bambini, contemporaneamente la distribuzione anche da parte di molti sacerdoti. Le ostie sono state consacrate stamani alle 6.

ORE 10.20 L'Omelia del Papa. L'omelia del Santo Padre: "La città di Arezzo riassume espressione significative di culture e di valori. Tanti segni di identità cristina. Questa terra dove nacquero grandi come Petraca e Vasari ha avuto parte attiva nell'affermazione di quella concezione dell'uomo che ha inciso sulla storia sell'Europa, facendo forza sui valori cristiani. La cultura di queste terre ha tra i suoi valori distintivi la solidarietà, l'attenzione ai più deboli, rispetto della dignità di ciascuno, l'accoglienza".

ORE 10 Inizia la Messa. La Messa del Santo Padre è iniziata alle 10 al Prato. Ad aprire la cerimonia sono stati i canti gregoriani in omaggio a Guido D'Arezzo, poi due canti di Coradini.Papa è arrivato al Prato. Un bagna di folla. Subito i saluti di Fanfani e del sindaco Fontana.

ORE 9.00 L'elicottero del Papa è atterrato allo stadio di Arezzo, dopo i saluti con le autorità, la papa-mobile sè mossa direzione il Prato. In città il suo arrivo allo stadio  è stato annunciato con un infinito e gioioso scampanio delle campane del Duomo.

ORE 8.45 Il presidente del Consiglio Mario Monti è arrivato allo Stadio di Arezzo, dove tra circa 15 minuti atterrerà l'elicottero di Benedetto XVI. Ad attenderlo le autorità. Riccardo Fontana e il nunzio apostolico Monsignor Adriano Bernardini. Insieme ovviamente il sindaco Giuseppe Fanfani e il presidente della Provincia Roberto Vasai. Oltre all'ambasciatore presso la Santa Sede, Francesco Maria Greco, il presidente della Regione Enrico Rossi e il prefetto Saverio Ordine. Presente anche il presidente dell'ArezzoSeverini e l'ex allenatore Abel Balbo. Pochi minuti dopo è arrivato anche il governatore della Regione Rossi.


LE 8.30 Al Prato sono iniziate le prove del coro dopo una bufera di tamburi. Sulla basilica  a cielo aperto, già gremita di fedeli, incombono minacciose nuovole nere.

Davanti all'altare, a  far da contrasto con il cielo blumbeo, una composizione bianca e  gialla di fiori raffiguarnti le note di Guido Monaco.

SONO LE 6 E MEZZO
, il tradizionale silenzio che di solito avvolge il centro storico la domenica mattina è rotto da un bisbiglio che diventa sempre più alto fino a un vero e proprio rumoreggiare. Le strade si animano, si riempiono, la gente sale a passo svelto, questa mattina la fatica della salita sembrano non sentirla. Bambini con gli zainetti o sulle spalle del padre, anziani, gruppi, famiglie, suore, preti, frati, di ogni colore di pelle. Sono divisi in gruppi, i cappelli colorati distinguono i settori a cui sono destinati.

Davanti a ogni gruppo un parroco prega col microfono in mano, un cartello con il paese di provenienza e tutti dietro che rispondono in coro. C'è chi canta, chi invita alla riflessione, chi esorta a pregare 'per il nostro Santo Padre'. Via Cesalpino a mala pena si percorre 'contromano', le transenne restringono la strada, via Guido Monaco sembra un fiume in piena mentre sotto la strada qualcuno si raduna e si conta.

I primi ad arrivare sono gli aretini della provincia, Cortona, Bucine, Montevarchi, San Giovanni, Casentino. Chi con i treni speciali chi con i bus che già alle 8 avevano occupato quasi tutto il parcheggio di via del Rossellino. Ad attenderli tanti volontari: chi distribuisce bottigliette d'acqua, chi accompagna le persone anziane che hanno difficoltà a camminare verso i mezzi di assistenza che li accompagneranno su al Prato per assiestere alla messa del Papa, chi, più previdente, si porta sedie da casa.

Comincia la ressa alle transenne del Prato mentre le percussioni del gruppo Masquerada comincianoa scandire il tempo. Ormai piene tutte le strade che conducono al colle,  la folla della Madonna del Conforto sembra una piccola festa di Paese: niente sarà più come prima.

SILVIA BARDI E GAIA PAPI