Arezzo Wave, Mauro Valenti: "Soddisfatto ma ora aspetto un segnale dalle istituzioni". Patron soddisfatto dei dati (parla di 20 mila presenze) e rilancia. Folla finale per Elio. Ieri il finale con Francesco Moser

L'evento ritrova smalto grazie all'abbrivio del gruppo. E comincia a guardare verso la prossima edizione I VOLTI DI AREZZO WAVE: CARRELLATA TRA IL PUBBLICO IL CONCERTO DI ELIO: TUTTE LE FOTO

Elio e le Storie Tese

Elio e le Storie Tese

Arezzo, 21 luglio 2014 - Soddisfatto ma ora aspetto segnali concreti dalle istituzioni. Mauro Valenti, patron di Arezzo Wave, ha fatto il punto sulla manifestazione che questa sera chiudera' i battenti ad Anghiari con l'esibizione del flautista Fabbriciani e dell'ex ciclista Francesco Moser ne "Il flauto magico". I numeri, piu' di 20.000 persone, oltre 50 performance tra concerti ed incontri, tracciano un bilancio soddisfacente con particolare riguardo per le due rassegne "Ius Soli" e "Kidswave" quest'ultima dedicata ai musicisti dai 10 ai 14 anni.  Grande entusiasmo e' stato suscitato dai concerti degli Avion Travel, della giovanissima Levante, di Raphael Gualazzi, Pierpaolo Capovilla, delle date uniche italiane di Birth of Joy, Kadebostany e dello straordinario Joseph Arthur (che con il suo set acustico ha letteralmente incantato il pubblico), dall'esibizione di Emis Killa che ha attirato un pubblico nuovo - perlopiu' composto da giovanissimi, che si affacciava per la prima volta al festival - fino agli inarrivabili Elio e le storie Tese, che hanno chiuso il main stage di Arezzo Wave con un bagno di folla.   Premiate le band vincitrici dei concorsi collaterali lanciati quest'anno dalla Fondazione Arezzo Wave Italia; I Suntiago si sono aggiudicati la vittoria dello "Ius Soli"; gli aretini Venom Viper quello di "Kidswave". Su questi due progetti Valenti ha dichiarato di voler proseguire l'impegno, visto anche il forte interesse istituzionale dimostrato dalla Regione Toscana e del suo assessore alla Cultura Sara Nocentini, che si e' anche "gemellata" con quella ideale Arezzo Wave Ius Soli, e con la sua "governatrice" Zeina Ayache. L’uomo che stacca gli scontrini dei panini vicino alla cassa ha una copia di “Uno, nessuno e centomila”. Ma stasera non fa in tempo a leggerlo. Non ce la fa: perché per il finale aretino di Arezzo Wave (stasera ce ne sarà un altro ad Anghiari) il festival ritrova se stesso e il pubblico. Merito di Elio, della sua ironia dirompente, del suo gruppo. Ma anche di una giornata che non è vissuta di solo Elio. Migliaia di persone, intorno alle cinquemila, anche se poi i conti non sono mai quelli di un pallottoliere. E soprattutto la sensazione fisica di un festival che si congeda dalla sua città in crescita e questo fa morale e fa squadra, perfino nel calcio. Figuriamoci per un festival. C’è stato il festival che ritorna a casa e fa festa, c’è stato quello che fa il botto nella notte dei rappers e dei ragazzini, c’è quello che si cerca e non sempre si ritrova. C’è quello di una serata difficile e decisamente più disertata delle altre ma che in un colpo solo inanella due chicche: il ritorno del rock. che per due serate era andato smarrito, e una performance raffinatissima come quella di Gualazzi. E c’è la serata di Elio che ti lascia un buon sapore in bocca per ripartire. "Artezzo su le mani" invita, forse senza sapere che era stato lo stesso grido di Emis Killa. Ma finchè funziona non fa male. Poi esalta Arezzo Wave ("E' unico"), gioca con vestiti tutti rosa confetto, ironizza e scherza muovendosi tra Abramo e i pezzi classico del suo repertorio. Di fronte il pubblico magari non delel grandissime occasioni ma di quelle grandi. Rocco Tanica fa esplodere  l'angolo cabaret. "Volevo ringraziare il Festival di Arezzo che fga cultura e vorrei leggervi una poesia che ho scritto per l'occasione ed esprimere la mia gratitutine: viva Arezzo Wave". Carezze con il sorriso, sorrisi tra le carezze: e il festival che gonfia il petto, tra i pali del campo da rugby ormai da abbandonare. Tutti ad Anghiari: per la strana coppia Francesco Moser - Roberto Fabbriciani.