Valentina Bencini, morta dopo il vaccino. "Servono altri accertamenti"

Nuove verifiche svolte sui tessuti il 7 settembre a Pisa per chiarire se c’è un nesso fra decesso e dose di Moderna

Valentina Bencini

Valentina Bencini

Siena, 18 settembre 2021 - Novanta giorni di tempo per rispondere alle domande del pm Valentina Magnini che chiedeva di verificare l’esistenza di un nesso di causa-effetto tra la morte di Valentina Bencini, 49 anni, e la somministrazione del vaccino Moderna avvenuta circa 12 ore prima.

"Ancora sono in corso accertamenti", si limita a confermare l’avvocato Fabio Cappelletti a cui si è rivolta la famiglia della donna, trovata senza vita nell’abitazione dove viveva a San Gusmè. Si era vaccinata il 15 luglio, nel pomeriggio, a Montevarchi, città di cui era originaria. Quel giorno nessuno aveva segnalato reazioni avverse alla somministrazione.

Tuttavia l’arco temporale in cui è accaduto il decesso era molto vicino all’effettuazione della dose anti-Covid per cui la procura aveva aperto un fascicolo senza notizia di reato, né indagati. L’esito dell’autopsia, effettuata il 19 luglio scorso e affidata al professor Marco Di Paolo di Pisa, dovrebbe giungere a giorni sul tavolo del pm anche se gli accertamenti eseguiti sui tessuti e sul cuore a Pisa il 7 settembre scorso hanno consigliato ulteriori verifiche. Difficilmente sarà depositata prima della scadenza dei tre mesi, il 19 ottobre. La.Valde.