
La presentazione del Pride, che si svolgerà tra Pistoia e Prato
Sono previste circa tremila persone questa sera nel parco di Monteoliveto per celebrare il "Toscana Pride Party", la grande festa organizzata dalle associazioni locali e regionali Lgbtqia+* che farà seguito alla sfilata dell’orgoglio di ogni genere e tendenza sessuale previsto nel pomeriggio a Prato. La location è pronta ad accogliere davvero tantissime persone (biglietti d’ingresso da 8 a 18 euro) che potranno mangiare, divertirsi e cantare sotto il palco allestito per l’occasione e che, fra gli altri, vedrà l’esibizione della rapper campana BigMama. Una organizzazione meticolosa, visto il notevole afflusso di pubblico, con annessi treni speciali che partiranno dalla stazione alle 2.15, destinazione Firenze, nonché alle 4, verso la costa.
In questi giorni, però, a fare da cornice all’evento sono le polemiche: fino a due giorni fa perché il sindaco Alessandro Tomasi non si era pronunciato sul patrocinio (infine concesso) alla festa, poi dal momento della comunicazione il mirino si è spostato sul "no" alla compartecipazione economica all’evento, con gli organizzatori che dovranno pagare oltre dodicimila euro di suolo pubblico. Un fuoco incrociato, peraltro, visto che le critiche sono arrivate anche da terreni politici di orientamento opposto.
"Il Party non è una semplice festa, è un momento di partecipazione, di confronto e dibattito delle associazioni che interverranno dal palco ed è l’unico modo per sostenere economicamente il Toscana Pride, che non ha sponsor – afferma Guido Del Fante, presidente Arcigay Pistoia Prato –. Il sindaco ha deciso di rimanere in silenzio di fronte a 3000 persone attese per la serata, vuole dire avere un’amministrazione che non ha avuto il coraggio di rispondere a richieste per settimane, celandosi dietro il silenzio". Anche il Partito Democratico (sia di Pistoia che di Agliana) e i Giovani Democratici hanno espresso il loro disappunto. "Stiamo dalla parte delle associazioni perché è un evento che parla di libertà, diritti e partecipazione Il patrocinio concesso non è un segnale di apertura, ma un tentativo tardivo di mettersi a posto la coscienza visto che nel frattempo è arrivato anche il conto da pagare, ovvero 12.470 euro. Ricordiamo che questa non è una festa qualsiasi ma una rivendicazione civile e politica di chi per anni è stato zittito ed emarginato".
E poi ancora polemiche, dalla parte opposta della barricata. "Il sindaco ha compiuto un grave errore politico col patrocinio – afferma Donatella Isca, referente di ’Pro Vita&Famiglia’ Toscana –. Pur senza contributo economico, questa decisione rappresenta un tradimento degli elettori e dei valori del partito. Tomasi e gli esponenti di FdI a Pistoia sono consapevoli che i Pride spesso attaccano e deridono figure di spicco del loro partito, come la premier? Questa scelta la ricorderanno gli elettori al prossimo appuntamento con le urne". "Con grande amarezza e ferma contrarietà apprendiamo della decisione del sindaco – affermano i vertici locali di Fiamma Tricolore, Daniele Agostini e Marco Tarelli – una scelta ideologicamente orientata, divisiva e non rappresentativa del sentire comune della cittadinanza pistoiese. Non ci opponiamo in alcun modo alla libertà individuale delle persone ma rifiutiamo con decisione la strumentalizzazione politica della questione identitaria e sessuale. Il parco di Monteoliveto sarà trasformato in un teatro di slogan, musica ad alto volume e comportamenti che potrebbero urtare la sensibilità; per questo chiediamo di ritirare il patrocinio". "Una decisione politica di compromesso – concludono dal Movimento Indipendenza –, che sacrifica la difesa dei principi non negoziabili all’opportunità o convenienza politica".