La Pantera vive al buio Ma prepara la riscossa

Solo a luglio si saprà se può essere accolta la domanda di riammissione. Ma nel frattempo c’è da scegliere lo staff tecnico per programmare la stagione

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Niente di nuovo sotto il cielo rossonero. Soltanto dopo che sarà convocata da parte del Comune la conferenza dei servizi – che dovrà pronunciarsi sulla fattibilità e sostenibilità del progetto per il nuovo "Porta Elisa" – , la società comincerà a muovere i primi passi verso la prossima stagione. Secondo alcune indiscrezioni la conferenza dei servizi dovrebbe riunirsi a metà della prossima settimana.

Intanto i dirigenti rossoneri, dopo aver definito l’aspetto economico con i giocatori di quest’anno, relativamente alle due mensilità, sono alle prese con i primi due nodi da sciogliere che riguardano la nomina di un nuovo direttore sportivo e di un nuovo allenatore. Perché è scontato che né Deoma né Di Stefano rimarranno ai loro posti. Nessuno ammetterà mai che siano stati presi dei contatti informali con diesse o tecnici, alcuni dei quali potrebbero essere tutt’ora impegnati, visto che sono in corso i play-off e i play-out in serie "C" che mancano ancor a diverse partite prima della conclusione della serie "D".

Più volte abbiamo cercato di spiegare che il compito che attende il presidente Bruno Russo non è dei più semplici, perché, fino alla prima settimana di luglio, la Lucchese non potrà sapere se la domanda di riammissione alla "C" sarà stata o meno accolta, dal momento che il 30 giugno scadrà la domanda per l’iscrizione. Difficile, al momento, calcolare le probabilità che la Lucchese possa essere ripescata, perché tutto dipende, intanto, da chi retrocederà dalla "C" e, poi, quante saranno le società che non si iscriveranno per problemi economici.

In giro si ipotizza che i posti liberi potrebbero essere due se non tre. Se la Pistoiese, che ancora non ha trovato una nuova società, dopo le dimissioni dello storico presidente Ferrari, presenterà la domanda di riammissione, avrà dei punti in più rispetto alla Lucchese. Se le rinunce dovessero essere due o tre, allora aumenterebbero le chances di poter far parte del campionato professionistico. Comunque sia è ovvio che la dirigenza non potrà rimanere con le mani in mano ancora per molte settimane.

Ma, prima di pensare a rinnovare l’aspetto tecnico, Russo e compagni dovranno darsi un assetto interno nuovo, rispetto allo scorso anno ed è sicuramente questo l’aspetto più delicato, perché, fino ad oggi, sono state fatte le cose in amicizia e nelle scelte sono stati privilegiati chi in un passato più o meno recente è stato nella Lucchese come Monaco, Di Stefano, Lopez, Carruezzo. Crediamo che, d’ora un avanti, dovrà essere seguito un criterio diverso nella scelta dei collaboratori tecnici che tenga conto della professionalità, della conoscenza, del carattere, dell’esperienza del personaggio prescelto.

Non sapendo fino a luglio a quale campionato prenderà parte la Lucchese, nell’ottica di ricostruire, comunque. una squadra competitiva, la società dovrebbe puntare su un diesse che conosce un po’ tutte e due le categorie ed un allenatore con le stesse caratteristiche. Cosa tutt’altro che semplice. Si tratterà di fare scelte che siano in discontinuità con la stagione appena conclusa. Dunque facce nuove, come si aspetta la tifoseria. E, soprattutto, ruoli ben definiti all’interno della società.

Emiliano Pellegrini