Piermario, quel ricordo che non svanisce

A tre anni dalla tragedia: alle 15.29 del 14 aprile del 2012 il dramma sul campo dell’«Adriatico» di Pescara / PROCESSO PER LA MORTE DI MOROSINI, UDIENZA LAMPO: SI TORNA IN AULA IL PRIMO GIUGNO / TRE MEDICI A GIUDIZIO PER LA MORTE DI MOROSINI

Piermario Morosini

Piermario Morosini

Livorno, 13 aprile 2015 Domani, 14 aprile, saranno esattamente tre anni dalla scomparsa di Piermario Morosini. Un ragazzo, un calciatore, rimasto nel cuore di tutto il mondo del calcio per quella tragedia consumata sul terreno dell’«Adriatico» di Pescara che ancora oggi è avvolta dal mistero. Noi lo abbiamo sempre ricordato per quei pochi mesi in cui ha vissuto a Livorno, pochi mesi che però ci hanno mostrato un ragazzo solare, con quegli occhi brillanti, quella educazione e quel rispetto che non fanno parte del mondo del calcio. A tre anni da quella tragedia molti si sono dimenticati di questo ragazzo. Ci sono state sì delle iniziative che però con il passare del tempo sono sempre più passate in seconda pagina. Venerdì a Vicenza prima della partita con l’Avellino c’è stato il ricordo così come quando il Livorno giocò a Bologna quando le squadra durante il riscaldamento indossarono una maglia ricordo. Troppo poco per ricordare questo ragazzo che ci ha lasciati troppo presto quel maledetto 14 aprile di tre anni fa con addosso la maglia del Livorno.

La maglia di Piermario Morosini

UN SABATO qualunque che si trasforma in tragedia: sono le 15.29 esattamente di tre anni fa quando sul terreno di gioco dell’Adriatico di Pescara, Piermario Morosini, con addosso la sua maglia numero 25 del Livorno, barcolla e cade a terra. Prova a rialzarsi per ben due volte ma non ce la fà e crolla. Pasquale Schiattarella, suo compagno di squadra, è lì a pochi metri e si rende subito conto della gravità della situazione e chiede aiuto. Scattano i soccorsi ed il primo ad arrivare è il medico sociale del Livorno, Manlio Porcellini, che vista la situazione cerca di rianimarlo con un massaggio cardiaco in attesa dell’ambulanza che però non arriva.

PASSANO quattro minuti che sembrano un’eternità quando finalmente il mezzo sanitario, che era rimasto bloccato fuori dallo stadio da un’auto dei vigili urbani, raggiunge Piermario Morosini che viene portato in ospedale. La corsa è disperata. Piermario Morosini infatti sarebbe stato colpito da un arresto cardiocircolatorio, ma tutto è ancora molto vago. Sono le 16,28 quando i medici dell’ospedale Santo Spirito di Pescara decidono per il coma farmacologico e si capisce che la situazione diventa sempre più preoccupante. Alle 17,05 arriva la notizia: Piermario Morosini è morto.

UN DRAMMA assurdo, irreale per un ragazzo di appena 25 anni mentre gioca una partita di calcio. Ungioco che dovrebbe dare felicità, adrenalina, spensieratezza e che invece questa volta si trasforma in tragedia. A rendere ancor più drammatica la situazione, è la storia di questo ragazzo nato a Bergamo nel quartiere Monterosso il 5 luglio del 1986. Una vita tragica, un destino avverso contro Piermario che perde prima mamma Camilla e nel 2003 il papà Aldo. Deve così occuparsi dei due fratelli bisognosi di assistenza, la sorella è disabile, insieme alla zia ultraottantenne, Miranda. Nel 2004 nuova tragedia: muore suicida anche il fratello. Intanto un raggio di luce è apparso: si tratta di «Annina» una ragazza di Brembate, nella bergamasca, con la quale era nata una splendida storia d’amore. «La mia Annina piccola stella senza cielo », così raccontava Piermario su Facebook dopo una vacanza vissuta a dicembre all’Isola d’Elba. E proprio ad «Annina » è toccato il triste compito di riconoscere la salma.

LA NOTIZIA della morte di Piermario Morosini fa il giro del mondo Ecco alcuni titoli dei principali siti web di informazione. ABC: «Giocatore del Livorno muore per un infarto durante una partita ». MARCA: «Muore Morosini per un infarto nel pieno di un partita ». EL MUNDO: «Piermario Morosini, giocatore del Livorno, muore per un infarto durante una partita».ELPAIS: «Un’altra morte colpisce il calcio ». L’EQUIPE: «Morosini non è sopravvissuto all’arresto cardiaco che l’ha colpito ». DAILY MAIL: «Il centrocampista Morosini muore durante una partita di SerieBdopo essere caduto privo di vita sul campo». THE SUN: «Morosini morto dopo essere collassato sul campo».

A TRE anni dalla tragedia, il ricordo di Piermario Morosini è sempre forte tra i suoi compagni di squadra ma anche in tutto il mondo del calcio. Come disse il capitano del Livorno, Andrea Luci a fine gara con l’Ascoli: «Lui è sempre con noi e a fine anno vorremmo dedicargli un qualcosa di molto importante». Due anni fa arrivò la promozione in serie A mentre nella passata stagione ci fu la retrocessione. La speranza è che il 2015 (anno del centenario) sappia regalare, in ricordo di Piermario, qualcosa di importante e significativo.